Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
218 Bruno Orlandoni Piuttosto lo stesso 1 luglio in cui si era cominciato a lavorare alla legnaia ad Aymonet de Berges erano state pagate 5 giornate di lavoro "pour reparar la terre du derochement de les muragles auprès de la viorbe" 583 • È un altro dato importante perché sembrerebbe testimoniare dell'esi– stenza a quella data di una scala a chiocciola già terrninata e agibile e quindi, trovandoci nei primi mesi di funzionamento del cantiere, costruita nd corso di una campagna costruttiva precedente. È infatti pressochè irnpossibile im– maginare che una struttura complessa come il viret fosse stata costruita nd breve lasso di tempo compreso tra l'apertura del cantiere nell'estate del1495 e l'inverno del 1496-97. Non solo, anche il fatto che si fosse reso necessario smantellare tratti di mura che lo accostavano lascerebbe intendere che quel corpo fosse al suo posto già da tempo, da ben prima dell'apertura del cantiere, e che ci si fosse intervenuti sopra per modificarne alcuni assetti 584 • Il29luglio si segnala un'altra precisa localizzazione: a Françoys de Mar– tinet si pagano 3 giornate lavorative "per scavare le fondazioni della torre dalla parte del giardino" 585 ; altre due giornate vengono pagate "per il suddetto lavoro" a Domeyne du Sartoret de Vyssey 586 • Si tratta della testimonianza dell'inizio dei lavori ad una torre, che evidentemente fino a quel momento non esisteva e che verrà eretta fi no allivello della copertura nell'arco di circa un anno e mezzo di lavoro. Le torri a cui potenzialmente questo testo si pub riferire sono due: quella di nordovest al fondo delle gallerie nord e quella di sudovest, al fondo del portico delle lunette affrescate con le botteghe. Anche in questo caso il testo andrà confrontato con le analisi sul campo. Nelle ipo– tesi sviluppate da De Gattis, Cortelazzo e Perinetti la torre nordovest sarebbe da datarsi prima, al tempo del castello episcopale. La torre in costruzione dalla parte del giardino in tai caso non potrebbe che essere quella che chiude a ovest il portico di ingresso, che difatti in un successivo articolo di pagamen– to è citata come "Tor des Galleries" 587 • Questa citazione potrebbe tra l'altro assumersi a testimonianza del fatto che le gallerie in questione, vale a dire il portico di ingresso ed un altro piano di loggiato ad esso sovrapposto, nd 1497 esistevano già, a conferma di una !oro possibile costruzione da parte del 583 CSU III 7525. 584 Anche qui è possibile un'iporesi alrernativa: che la scala a chiocciola in questione non sia quella esisrenre oggi ma un'altra più anrica. Per esempio quella di cui restano tracee evidenri nell'area della "torre del vescovo", posro che si tratti di tracee tardomedievali- e non piurrosto otrocentesche- e che si trarrasse davvero di un inizio di scala a chiocciola. 585 CSU III 7585 "pour chavar les fundamans de la tor du costé le jardyn". 586 CSU III 7586 "pour ledit labeur". 587 CSU III 7630.
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