Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 223 di quest'ultimo quasi a sovrapporsi a quelle della chiesa fino ad annetterne il campanilé 10 • Ne! mese di novembre del 1497 troviamo alcune segnalazioni non del tutto posizionabili. Il4 del mese, per esempio, Piero Cot, Amhoine de Lescot de Vallexa e Piero de Lescot, "frere dudit Amhoine", sono pagati per cinque giorni ciascuno "pour recoverir le muragles du chastaulx" 61 1, memre il 18 novembre Jaquin de Berges è pagato 6 giorni "pour servir les masons feisam les creneaulx" 612 mentre Piero de Lecot de Vallexa e Anthoine Porcil de Hona sono pagati direttamente "pour maxonar les creneaulx" 613 • Purtroppo non sappiamo quali fossero le muraglie e dove si trovassero "les creneaulx" in que– stione, dai momento che oggi ne! castello non sono più visibili strutture di quel tipo e che si deve quindi supporre che siano andate poi distrutte in una successiva fase di lavori. Verrebbe comunque da riferirsi a quel precedente ca– pitolo di spesa che accenna ai creneaulx devers le jardin che ho già citato 614 • Sembra veramente necessario pensare ad una più amica cima esterna del giardino verso ovest e sud, poi rimaneggiata, o meglio ancora ad un mura– glione di separazione tra cortile e giardino poi demolito. A favore di questa seconda ipotesi gioca il fatto che gli speroni che fiancheggiano i gradini del giardino, mostrano un profilo - che ho già definito "quasj protomanieristà' - difficilmeme giustificabile nell'ambito della cultura figurativa di Giorgio di Challant all'ultimo decennio del Quattrocento. Sembrerebbero cioè frutto di un imervemo più tardo, effettuato tagliando quello che in origine doveva essere un muro di cima di notevole altezza. Del resto l'idea di un giardino chiuso da una cima muraria merlata è per– fettameme in linea con quella cultura dell 'hortus conclusus che aveva segna– to tutto il Quattrocento cortese e che in Valle aveva avuto una significativa 610 Sia chiara che il problema della localizzazione esatta dell'insediamento dell'antica parrocchiale di Issogne è tutt'altro che risolto, nella totale assenza di tracee archeologiche anche solo minime. Tuttavia la presenza dell'antico campanile, trasformato in torre angolare del castello, lascia pochi margini di dubbio. Non sappiamo bene su quale lato ma la chiesa non poteva che trovarsi accanto al campanile. Difficilmente a nord e ad ovest, dove lo spazio tra il campanile e gli edifici del castello preesistenti alle campagne di Giorgio era troppo ridotto. Di certo o a sud, verso l'attuale chiesa e la piazza del paese, o ad est, verso la Dora. Personalmente propenderei per quest'ultima ipotesi valutando la presenza degli affreschi - sempre più evanescenti - alla base del campanile stesso, sul suo lato est. 611 CSV III 7834, 7835, 7836. 612 CSV III 7857. 6l3 CSV III7861, 7862. 614 Supra vol. II nota 576.
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