Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

224 Bruno Orlandoni affermazione non solo nel verziere di Fénis, ma direi anche soprattutto nel cielo pittorico del cortile dello stesso castello, che -lo ricordiamo - raffigura un cielo di saggi liberamente disposti su un prato, simbolicamente racchiuso dalla cinta merlata affrescata sulle pareti del piano terreno. Più semplice, invece, collocare nella topografia del castello una serie di lavori scaglionati tra i mesi di dicembre 1497 e gennaio 1498. lnnanzitutto il 4 dicembre viene registrato un pagamento di 27 grossi a Benoyt de Crestat per "curar la terre que estoyt de dant le selier de sub la cusine vyellie" 615 • Sembrerebbe un duplicato del pagamento del giugno ad Aymonet Berges "pour curer la terre dehors du selyer de desus la cusina vyellye". ln realtà se osserviamo la terminologia usata vediamo che a giugno si sterrava "dehors du selier" mentre Benoyt de Crestat lavora "de dant le selier". Se ne puà dedurre che i lavori esterni attorno alla cucina vecchia a fine 1497 dovevano essere terminati, il che coinciderebbe con il termine, o almeno con uno stato di avanzamento, dei lavori alla torre del giardino e alle "galleries apossités devers Moniovet" che sulla cucina vecchia dovevano almeno in parte poggiare, sem– pre posto che davvero la cucina vecchia si collocasse nei vani settentrionali. Si lavorava invece all'interno del vano e si puà supporre che illavoro di scasso in profondità della cantina sotto la cucina fosse in parte reso necessario da un cambiamento dei livelli di pavimentazione, esattamente come era avvenuto a Fénis, nel cantiere di Bonifacio di Challant, un secolo prima, quando Jaque– minus Maeyn veniva incaricato di occuparsi dellavoro di scavo all'interno del seminterrato sotto la sala bassa e Giovanni de Bagnyes e Giovanni di Pietro de Exerto erano pagati "per estrarre la terra del cellario e dellarderio che si trova di fronte alla cisterna" 616 • Si trattava di solito - come ho già detto a proposito di Fénis - di lavori piuttosto complessi e si puà supporre che questo Benoyt de Crestat fosse un vero e proprio sterratore specializzato in questo delicato tipo di intervento. Prova di cio starebbe in alcuni pagamenti successivi, coi quali al Crestat ve– niva affidato prima un incarico ufficiale, ben remunerato, per questo lavoro, poi un analogo incarico per compiere la stessa operazione in un'altra ala del castello. Troviamo cosl il 2 gennaio l'incarico "pour curar la terre de subt la cusinie ansiane, le quel a promis de curar la terre et le(s) pierres que sont dedans le dit lyu, commant desus au profond de deux pyé et amener la terre deors de la mayson, pour le pris de VI florins" 617 , poi, subito dopo, la nota- 615 CSU III 7914. 616 Supra vol. l, 4.7 617 CSU III 8101.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=