Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
226 Bruno OrL:mdoni tutto lascia supporre che quello quattrocentesco si fermasse allivello dell'ulti– mo piano del castello, dando accesso a quella che chiamiamo camera del re di Francia. Si pub anche immaginare che la sistemazione della cave sotto la scala, avesse comportato anche un rifacimento parziale della parte più bassa della struttura, almeno per qualche gradino di altezza, rifacimento che possiamo ben leggere nella bellissima base del pilastro centrale, che è del tutto consona a quelli che sono i livelli dei più avanzati linguaggi tardogotici attorno al 1500 circa, e quindi di sicuro attribuibile al cantiere di Giorgio di Challant. Per altro i luoghi di attività dovevano essere diversi. Lo stesso Anthoine de Porcyl che lavorava vicino al viret già il 4 novembre 1497 aveva operato anche "au pilier des galeries novelles", per un totale di 4 giorni 622 • Anche qui la localizzazione sembra possibile con precisione: si parla infatti del "pilastro", non dei pilastri, ed effettivamente al castello esiste un'area di gallerie dove si trova un unico pilastro: ed è proprio la zona di connessione tra il corpo centrale e il nuovo corpo delle gallerie "verso Montjovet". Di passaggio si potrà osservare come questa notazione sia un ulteriore conferma del fatto che a quelle date nel castello, dai momento che si citavano delle galeries nouvelles in costruzione, dovevano anche esistere della galeries anciennes già costruite da tempo. Si pub quindi supporre che attorno al marzo del1498 al castello si stesse lavorando in almeno due aree diverse. A settentrione si operava verso ovest a costruire la "tour du jardin" e le adiacenti gallerie e verso est a sistemare la connessione delle gallerie all'area del corpo centrale. A sud invece si lavorava attorno al viret e nell'area di connessione del castello con la chiesa, accanto al campanile. 1lavori dovevano essere sempre più intensi ed in effetti proprio dai mese di marzo del 1498 sono documentati sul cantiere nuovi personaggi di spicco. Il primo è il mastro carpentiere e ingegnere aostano Antoine Roux. È al castello il 15 marzo e André Coliard vende al cantiere corde "quant metre Anthoine Roux leva le gros tras du covert" 623 • Contemporaneamente si registrano anche gli acquisti di tutti i comple– menti in ferro necessari a questo tetto. Il 15 marzo il "favero du martinet" è pagato "perle ferrature dell'argano fatto da maestro Antoine Roux per solle– vare illegname del tetto" 624 ; lo stesso giorno gli si pagano anche "quatre grosse 622 CSU III 7837. 623 CSU III 8172. 624 CSU III 8539: "pour la feramenta du tour fayt pour metre Anthoine Roux pour lever les fustes du covert".
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