Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
22 Bruno Orlandoni fiamminga, e dove, aggiungo io, il pastorale di De Sonnaz, donato tra il 1399 e il gennaio del 1410, poteva effettivamente fornire un modernissimo, impo– nente modello di riferimento. Non solo al priore Billens, ma anche a Moriset che proprio quel pastorale doveva aver usato in quanto vescovo aostano prima della traslazione alla sede morianense. Sempre nella ridda delle connessioni tra i committenti si potrà poi osservare che nel documento di transazione tra gli emissari del priore d'Agauno e il conte Francesco di Challant, stipulato a Verrès "in aula seu camera habitationis ipsius Domini Comitis, iuxta castrum dicti loci", il primo testimone ad essere citato è il "Venerabili et Egregio Do– mino Petro Magnin decretorum doctore, Canonico Augustensi et Yppori– giensi", e il secondo è "Joanne Sariodi condomino lntrodi" 32 • Del primo ho recentemente segnalato l'attività proprio come committente 33 ; del secondo si puà segnalare il ruolo come primo responsabile di quei lavori che poco dopo, subito oltre il1432, avrebbero portato a quell'estesa risistemazione del castel– lo Sarriod de la Tour che avrebbe compreso anche la realizzazione del soffitto monumentale del "salone delle teste" 34 • Dell'elevato livello di osmosi e dei continui prestiti tra i diversi settori della produzione artistica aostana parlano del resto diversi reperti. Ad esem– pio non mi pare si sia mai notato come il motivo a lobature trifogliate che decora l'orlo della pianeta del Sant'Orso di Cogne ritorni identico sulla la– mina principale della bella croce di Roisan, oggi nel tesoro della Cattedrale e proveniente in origine, quasi di certo, dalla chiesa francescana. Non vanno poi dimenticati gli apporti esterni. Recentemente ho citato il ruolo esercitato da Guglielmo di Challant, vescovo di Losanna, di potenziale tramite con l'area imperiale, per esempio al tempo del suo viaggio alla dieta imperiale di Norimberga del1422 35 • Nell419 Guglielmo aveva fondato nel– la sua cattedrale di Losanna una cappella. La nuova fondazione era stata inte– stata ai Santi lnnocenti, scelta, questa, che nel suo rimandare al celeberrimo complesso parigino, destinatario di alcune delle più significative commesse d'arte da parte di personaggi di spicco della corte francese, testimonia in ma– niera precisa dei principali riferimenti di gusto e di moda del prelato. Ora Cinzia Piglione arricchisce ulteriormente il dossier Guglielmo di 32 FRUTAZ F.-G. Chartes de la maison de Challant, in BASA XVI 1894, p. 232. 33 ÜRLANDONI B. Stefano Mossettaz, architetto, ingegnere e scultore. La civiltà cortese in Valle d'Aosta nella prima metà del Quattrocento, Aosta 2006, pp. 362-364. 34 Lanalisi più recente sul soffitto delle teste di Sarriod de la Tour è in ÜRLANDONI B. Stefano Mossettaz, architetto, ingegnere e scultore. La civiltà cortese in Valle d'Aosta nella prima metà del Quattrocento, Aosta 2006, pp. 323-327. 35 Ibidem pp. 191-192.
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