Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

248 Bruno Orlandoni Pierre de Aymo 748 e una come Pierre de Ayma 749 , vale a dire, con ogni verosi– milianza, Piero di Ayme, in Tarentasia. Il cerchio si chiuderebbe con le citazioni che, sui registri di spesa del priorato di Sant'Orso, alla fine del mese di luglio del 1495, parlano degli attrezzi di un "lathomus tarentasiensis" che era necessario portare da Aosta a Issogne. Il lathomus in questione sarebbe stato sempre il nostro magister Petrus lathomus Yssognye, alias metre Pierre de Aymo e proprio la citazione del luglio 1495 segnerebbe in assoluto la prima traccia dell'organizzazione della campagna di restauri del castello. Pietro arriverebbe quindi ad lssogne nelluglio del 1495, prima dell'ini– zio delle registrazioni di spesa note della campagna dei restauri, che abbiamo visto essersi conservate solo a partire dal 1 dicembre 1496. Giunta in paese, di sicuro proprio in vista dei lavori da compiersi al castello, Pietro deve essersi sistemato per una lunga permanenza e appare nei computa di Issogne degli anni 1496-1498 come residente nel villaggio insieme ad un fabbro: "que de– moret avesques metre Pierre en Ysogny" 750 • Non sappiamo se il fabbro fosse un locale che ospitava o che affittava parte della propria residenza allathomus, oppure se non fosse piuttosto anch'egli un forestiero giunta ad lssogne, maga– ri al seguito dellathomus, appositamente per occuparsi dei lavori al castello. Metre Pierre nei computa del castello è segnalato diverse volte anche se non è possibile identificare con precisione un suo ruolo specifico. Alcune segnalazioni sono relative al suo lavoro, anche se purtroppo sempre su toni generici. Cosl, per esempio, il 17 giugno 1497, riceve una consegna di tre libbre di chiodi acquistate al prezzo di tre grossi da Pietro Coliard 751 , anche se non si precisa quale destinazione questi chiodi avrebbero dovuto avere. Il successivo 4luglio 1497 Pietro riceve una nuova consegna di materiali: sempre chiodi; quattro libbre questa volta, acquistate da Andrea Coliard al prezzo di quattro grossF 52 • Il30 maggio 1498 i conti segnalano un pagamento di 3 grossi, 3 quarti e 3 genoini al fabbro del martinetto "pour gons, poysant XXI livera, balliés a metre Pierre" 753 • Il 28 giugno 1498, sempre allo stesso fabbro, si pagano 18 grossi e 3 748 CSU III 8580, 8688. 749 CSU III 8586. 75 ° CSU III 8075. 751 CSU III 7506. 752 CSU III 7530. 753 CSU III 8575.

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