Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
250 Bruno Orlandoni che appaiono sul cantiere gratificati della qualifica di maestro. Uno, per esem– pio, è un "metre Pierre de Vulliermo de Valliexe" 761 che non si sa bene cosa facesse e che è citato una sola volta. Tuttavia si puo osservare come i diversi articoli di spesa relativi a "metre Pierre" e a "metre Pierre de Aymo" sembrino disegnare un quadro abbastanza omogeneo. Non solo, anche le tipologie di forniture di cui Pietro è responsabile sembrano in linea con la sua coabitazio– ne col fabbro e rendono ulteriormente probabile il fatto che il fabbro stesso fosse effettivamente giunto in paese al suo seguito e che l'architetto si fosse da subito posto il problema di organizzare una nuova fucina, chiaramente finalizzata al nuovo cantiere che avrebbe dovuto dirigere. Per quanto riguarda lo specifico dei suoi interventi al castello, dai pochi accenni indiretti si puo solo stabilire che nei mesi di giugno e luglio del 1497 il maestro lavorava alla sistemazione di strutture in legno {solai o ponteggi?) per cui gli si fornivano i chiodi che abbiamo visto, mentre nei mesi di giugno e luglio del 1498 lavorava ad una finestra: forse al montaggio di una grande finestra crociata perla quale gli si fornivano le sbarre delle inferriate. Tutto lascia supporre che, indipendentemente dalle limitate precisazioni dei conti, Pietro de Aymo sia stato, dei restauri del castello di Issogne, il pri– mo progettista. Giunto in paese nell'estate del 1495, è probabile che abbia cominciato subito ad occuparsi dell'organizzazione del futuro cantiere su cui sarebbe poi stato impegnato almeno fino a tutto il1498. 1 registri aostani del1500-1501 non contengono più il suo nome, il che lascia supporre che la sua attività al castello si fosse conclusa nel corso del 1499. I.:altro capomastro che avrebbe svolto un ruolo chiave nel corso dei re– stauri di Issogne, vale a dire Michele de Ecclesia, sembra aver preso servizio al castello solo dopo Pietro de Aymo. Ancora per tutto l'autunno e forse anche peril successivo inverno 1495-1496, sarebbe infatti stato impegnato a Sant'Orso, a sistemare le facciate del priorato e il portale della chiesa e l'inter– no della cappella di San Biagio, oppure a Baux, a costruire la colombaia della grangia 762 • Comunque il suo nome nei conti di Issogne appare solo dai mese di marzo del1498. Dopo la scomparsa di Pietro de Aymo dai castello i lavori sarebbero continuati con la presenza proprio di maestro Michele e di un altro lathomus, maestro Raimondo che appare solo a partire dagli ultimi registri di conti aostani dell'anno 1500. 761 CSU III 7644. 762 ORI.ANDONI B. 1 cantieri di Giorgio di Cha/fant, in ORI.ANDONI B 1 RossETil BREZZI E. (a cura di), Sant'Orso di Aosta. Il complesso monumentale, Aosta 2001.
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