Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 253 che in cutto il castello le latrine sono sapientemente concentrate in due sole aree, entrambe sistemate in queste campagne di fine secolo. Una di queste due aree, quella adiacente al campanile della parrocchiale, era pero ancora in fase di piena elaborazione proprio nella primavera estate del 1498 e comun– que difficilmente potrebbe definirsi "torre" essendo, di fatto, la semplice pro– paggine del corpo principale sud del castello, prolungata fino all'altezza del campanile. La torre delle latrine dovrebbe quindi identificarsi nell'altra area di concentrazione di questi servizi, coïncidente con il corpo prismatico che si cannette alla parete ovest della torre angolare di nord-est, devers Montjovet. Come ho già detto precedentemente questo corpo del castello viene da– taro da De Gattis, Cortelazzo e Perinetti ai cantieri di Ibleto di Challant 767 • La contraddizione rispetto ai conti che parlano chiaramente di interventi co– struttivi su questa torre andrà risolta con una lettura più in profondità del manufatto. Posso tentare una soluzione in via del tutto ipotetica. Lanalisi archeologica in mancanza di documenti o indagini strumentali non permette datazioni assolute, ma solo relative. Ora è possibile che la torre delle latrine sia effettivamente precedente a tutte le strutture ad essa adiacenti. Ma cio non deve necessariamente implicare il fatto che fosse precedente di un secolo. In effetti la scansione dei pagamenti documentati tra il 1496 e il 1497 sembra permettere di immaginare una sequenza del tipo, 1. costruzione della torre delle latrine, 2. scavo delle fondazioni delle gallerie nord e della torre del giar– dino, 3. costruzione delle gallerie, 4. costruzione della torre, 5. sistemazione delle coperture di tutto il corpo. I.:assetto di questo corpo di latrine è di estremo interesse e mi sembra essere stato fin qui trascurato dalla ricerca. È leggibile solo tramite le piante del castello: le più antiche edite nel volume di Naemi Gabrielli e le più recenti edite da Sandra Barberï7 68 • È da queste piante che veniamo a scoprire che la galleria nord dell'ultimo piano prosegue verso est fino a connettersi al torrione angolare, in due latrine poste una di fila all'altra con i fori di scarico addossati al muro centrale di separazione dei due vani. 767 DE GATIIS G. 1 CORTELAZZO M. 1 PERINETII R. Dal!o scavo archeologico all'ana– !isi architettonico-strutturale: il caso del castello di Issogne, in Bollettino della Soprintendenza peri Beni Culturali, n. 1, 2003-2004. 768 GABRJELLI N. Rappresentazioni sacree profane ne! castello di Issogne, Torino 1959. Bo M. 1 AMERIO G . 1 MACCARIO A. 1 THELLUNG M . G . Piante del castello di lssogne, in BARBERI S. (a cura di), Il castello di Issogne in Valle d'Aosta, diciotto secoli di storia e qua– rant'anni di storicismo, Torino 1999. Le piame edice dai Nigra (NIGRA C. Castelli della Valle d'Aosta, Aosta ed. 1974) al riguardo sono invece errace.
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