Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

256 Bruno Orlandoni forse uno di quelli che collegano il viret al corpo della cappella anche se non sappiamo bene a che piano. Il problema chiave, come ho già detto, ruota attorno al viret, ma pur– troppo ci si avvita attorno senza che sia possibile risolverlo positivamente in maniera univoca e definitiva. Proverà a riassumere tutti quelli che sono gli dementi a nostra disposi– zwne. Il primo aspetto fondamentale del problema è quello planimetrico di– stributivo. Tutti coloro che si sono occupati di Issogne non hanno potuto evitare di sottolineare come, se anche un solo problema debba considerarsi mal risolto nell'organizzazione formale e funzionale degli spazi del castello, questo sia senza dubbio quello dei collegamenti verticali. 1 tre piani del monumentale edificio sono connessi tra loro da due sole scale, poste, con soluzione quanto meno improvvida, a pochi metri di distanza l'una dall'altra. Tutta l'ala nord dell'edificio, che pure sappiamo ora essere in corso di costruzione quasi inte– ramente ex novo proprio in quegli anni, è priva di collegamenti verticali. Dal momento che la qualità complessiva dell'edificio è comunque alta sotto ogni profilo, sembra molto difficile attribuire questa incongruenza di– stributiva e funzionale ad un "errore" progettuale, sia esso frutto delle richie– ste della committenza o dell'incapacità di risolvere sul piano compositivo e distributivo il problema da parte delle maestranze responsabili della costru– zione. Quella che a noi pare un'incongruenza, e che in parte forse tale era anche agli occhi degli abitanti del castello di fine Quattrocento, dovrà quindi considerarsi un elemento forzato, frutto di una situazione ineliminabile, data in partenza, da cui i restauri di Giorgio di Challant evidentemente non po– tevano prescindere. ln passato ho cercato di analizzare questa incongruenza attraverso i dati che possiamo ricostruire sull'assetto della preesistenza su cui Giorgio e i suoi architetti avevano operato 774 • Il castello di lbleto di Challant, in questo frangente deve aver costituito un vero e proprio nodo insormontabile o almeno una preesistenza caratteriz– zata al punto da indurre ad assumerla nella sua natura e forma senza pensare a modificarla più di tanto. I..:esistenza originaria di due corpi separati, uno centrale e uno meridio– nale, dotati ognuno di propri collegamenti verticali, spiegherebbe l'esistenza 774 ORLANDONI B. Architettura in Valle d'Aosta. Il romanico e ilgotico, lvrea 1995.

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