Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 259 2. il 4 novembre dello stesso anno si compivano lavori di muratura ad un larmier di questa viorbe. Verrebbe da pensare ad un gocciolatoio-doccione, che pero oggi non sembra più ravvisabile e che comunque di nuovo lascereb– be intendere per esistente il virei' 78 • 3. ln una data imprecisata, che tutto sembrerebbe pero collocare nei pri– mi mesi se non addirittura nei primi giorni del 1498, si affida ad uno sterra– tore l'incarico di "amener la terre que est de subt la salle et dedans la crote du viret" 779 . Ancora una volta il viret è quindi dato per esistente, e, soprattutto, quasi sicuramente per esisrente nelluogo dove si trova tuttora e, come oggi, dotato di un interrato che dà accesso all'altro interrato posto sotto il salone maggiore. La novità è che l'interrato in questione sembra pero essere stato in corso di realizzazione o almeno di riassetto proprio al momento dell'esten– sione dei conti. 4. Sotto il viret si doveva quindi lavorare, ma forse si doveva anche lava– rare allo stesso viret, come dimostrerebbe la registrazione del 3 febbraio 1498 di un pagarnento "tant a romptre pierres commant a menar les pas du vy– ret"780. Cosa sono questi pas? Passi? Gradini? Quali gradini? Quelli più bassi? Dai momento che l'assetto del plinto di base del pilastro centrale del viret è inequivocabilmente databile alla fine del Quattrocento dovrà pure essere stato realizzato nel corso delle campagne di cui ci stiarno occupando. Avrebbe senso un lavoro di scavo in fondazione (documentato dall'articolo di spesa prece– dente) per rendere accessibili le cantine sotto il salone anche da questa parte e quindi, contestualmente, un lavoro di smontaggio e riassetto dei gradini più bassi di una scala già esistente, e quindi una ridecorazione con la realizzazione del nuovo modernissimo plinto di base della colonna centrale della chiocciola? Tecnicarnente forse sarebbe possibile. Ma che senso avrebbe tutto cio? 5. Le informazioni documentarie precipitano poco dopo. Il 28 aprile 1498 un manovale è pagato perla collaborazione prestata "a chavar les fun– damans de escalier de metre Michié" 781 . Michele de Ecclesia stava quindi lavorando alle fondazioni di una scala. Potrebbe trattarsi dell'altra, quella pri– smatica, e il fatto sarebbe confermato dalla terminologia usata. 1 conti quan– do vogliono alludere al viret parlano sempre proprio di viret oppure di viorbe, non di escalier. Il termine escalier sembrerebbe quasi essere usato proprio per non indurre confusioni col vicino viret. 778 CSU III 7837. 779 CSU III 8103. 78 ° CSU III 8028. 781 CSU III 8244.
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