Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
268 Bruno Orlandoni ln Valle d'Aosta il problema dell'architettura in mattone ha un'estensio– ne molto ridotta, e quindi controllabile con relativa facilità. Tra quattordicesimo e quindicesimo secolo gli unici luoghi in cui appare un certo uso del cotto sono il coronamento del castello di Verrès e la torretta pensile del castello di Pont-Saint-Martin. Abbiamo poi una certa diffusione tardoquattrocentesca che sembra pero ruotare sempre intorno ai cantieri della cattedrale e di Sant'Orso. ln particolare, in cotto sono le grandi chiavi di volta con tre figure di angeli che reggono lo stemma Challant. Le troviamo in cattedrale (navata centrale e cappelle radiali del deambulatorio), a Sant'Orso (navata centrale e chiostro, qui usate come mensole angolari) e a lssogne (portico del piano ter– reno e cappella, nelle prime campate), nonché, come si è detto, in un camino del castello di Fénis 799 • Sempre in cotto sono poi le mensole con figura grottesca e con elementi vegetali che troviamo a Sant'Orso (solo nel chiostro) e di nuovo a lssogne (sempre nelle logge, nella scala "di servizio" e nell'oratorio del piano superiore del corpo centrale). Sappiamo poi che il cotto è usato nei pilastri del deambulatorio della cattedrale (non a vista), nel portale di Sant'Orso, nelle facciate del priorato di Sant'Orso. Sempre a committenze Challant dovrebbe riferirsi il cotto dell'omonima casa di Bard, sede dei castellani che tra fine Quattro e primo Cinquecento sarebbero stati prima Luigi e poi Filiberto di Challant. A lssogne il materiale è impiegato in maniera diffusa, come possiamo stabilire dai conti e sarebbe opportuno verificare a livello di saggi sulle pareti anche in quali strutture murarie sia stato usato. 1 conti ci permettono poi di stabilire che il cotto era stato usato anche nella colombaia della grangia di Baux, di proprietà della Collegiata, mentre alcuni frammenti superstiti permettono di individuare finestre in cotto anche nelle facciate del castello di Quart 800 • È possibile fissare alcuni punti fermi per quanto riguarda le cronologie e il personale impegnato nell'uso di questo materiale. Pagamenti per il portale di Sant'Orso e ingenti acquisti di mattoni perle finestre del priorato e per la colombaia di Baux sono registrati nel quaderno di conti di Giorgio di Challant per gli anni 1495-1496. 799 Supra, vol. Il, 12.5 800 Su Quart v. RONC M. C./ GERBORE E. E. Il castello di Quart, in RIVOLIN J. G. (a cura di), Quart. Spazio e tempo, Aosta 1998.
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