Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
274 Bruno Orlandoni vico de Turrenova quando è pagato "pro servirute capellarum Sancte Lucie et Beate Marie Magdalenes". Una motivazione analoga ha un successive paga– mento del 15 aprile 1496 813 • Da questo secondo pagamento risulta che An– tonio aveva fin Il operato come "servitore", si badi bene, non come "rettore" di una delle due cappelle, e che proprio nell'aprile del 1496 si nominavano i rettori per cui il servizio non era più necessario. In entrambi i pagamenti Antonio è citato come "dominus" il che farebbe immaginare una sua qualifica sociale alta. Domini sono di solito i nobili oppure i religiosi, non gli artigiani · borghesi. E nulla fin qui permetterebbe di attribuire a questo Anthonius de Rubeo la qualifica di artigiano. Ma dal 1500 la situazione cambia. In data 4 marzo 1500 è infatti registrato un pagamento a Giovanni Pietro "pro duabus lignyoles captis per dominum Anthonium de Rubeo, pro orto li– mitando"814. Sono in corso i lavori di sistemazione dell'orto nuovo di Giorgio di Challant, di fronte al priorato, e Anthonius de Rubeo sembra avervi svolto una parte precisa. Il 21 marzo acquista dal solito Giovanni Pietro tre libbre di chiodi, sempre "pro orto novo"; il 6 aprile altre tre libbre di chiodi e 400 "de parvis davis pro tolis orti ligandis"; il 9 maggio è la volta di 1550 piccoli chiodi bianchi acquistati al mercante Pensa sempre "pro tholis orti" 815 . Gli interventi di Antonio a favore dell'orto nuovo continuano nel suc– cessive 1501. Lo vediamo occuparsi il 18 febbraio dell'acquisto di due doz– zine di peniche necessarie "pro actando les gessymyns orti novi"; il 6 marzo acquista dal figlio di Giovanni Pietro tre libbre di chiodi "per fare certe casse per tenere i fiori nell'orto nuovo"; il 16 aprile acquista cinque dozzine di per– tiche ("de cengles"); il 22 dello stesso mese altre sette dozzine; il 29 altre tre dozzine più un barile per metterci le arance, un cerchio per il barile e "certis scobis pro eodem orto" 816 . I..:ultima citazione che lo riguarda è ancora relativa ali'orto ed è un paga– mento del1506-1507 al fabbro Pantaleone Lala perla ferratura di due secchi "ad portandum aquam ad ortum novum, traditarum domino Anthonio de Rubeo" 817 . Lascio allettore il compito di decidere fino a che punto è possibile che l'ingegnere e carpentiere Antoine Roux operante a Issogne non sia altri che il servitore della cappella della Maddalena e curatore dell'orto nuovo di Giorgio 81 3 CSU I 439, 1273-1274. 814 CSU I 2985. 81 5 CSU I 3021, 3059, 3141. 816 CSU II 4180, 4205, 4255, 4266, 4273. 817 CSU II 6443.
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