Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

292 Bruno Orlandoni domini curati Vallistornenchie, Veraye, Jacobi Melani, magistri Michaelis et aliorum cum eisdem existencium:- IIII grossos, III quartos" 889 . "Item, libravit die XIX• mensis januarii, eodem anno Mo Vc primo, de precepto prefati reverendi domini, ut patet sua lictera, domino Johanni de Fulceriis transmissa, quam michi ostendit, et inde illam reportavit magistro Michaeli lathomo Yssognye in victualibus infrascriptis per ipsum receptorem in foro, de ipsius curati precepto: Primo: in VI rup et una libra carnium bovis: -III florenos, III quar– tos"S9o. "Item, in Ille III rup et V libris casei, eadem die in foro emptis, pro eodem magistro Michaele et sibi mandata et portato per muliones domus, quibus ipse solvit veyturam precio totus caseus: XIX florenorum, X grosso– mm, III quartorum, sic libravit inter totum: -XXII florenos, XI grossos cum dimidio" 891 . Il nome del maestro non appare più, invece, nei conti successivi. Il ruolo di Michele nell'ambito dell'architettura valdostana di fine Quat– trocento e specificamente dei cantieri di Giorgio di Challant, a questo punto appare più chiaro e definito. Non è pero esclusivo, come sembrava affermare il Boson. Perdura la colombaia della grangia di Baux e non più individuabili i singoli lavori interni alla chiesa di Sant'Orso, sembra possibile assegnare a Michele la costruzione del portale della chiesa di Sant'Orso ed estesi lavori al priorato. Al priorato non è pero chiaro il ruolo dell'altro lathomus Johannes Bibel nella costruzione o almeno in lavori di riassetto della torre del viret. Al castello di Issogne Michele sembrerebbe il responsabile di una serie di lavori al viret, probabilmente pero non di costruzione vera e propria ma solo di sopraelevazione, di sistemazione degli interrati e di rifacimento delle aperture. Anche qui, pero, il suo ruolo complessivo, come si è visto, va ri– dimensionato rispetto alle ipotesi di Piero Giacosa, in rapporta a quello di almeno altri due architetti che al castello sembrano aver operato come suoi comprimari: Pietro de Aymo che l'avrebbe in parte preceduto sul cantiere, e Raymundus Quarti. Non va poi dimenticato il ruolo spesso centrale, da autentici compri– mari, dei carpentieri: Jenin Braye ad Aosta, Antoine Roux, lo stesso Braye o François de Prez di Arnad a Issogne. 889 CSU II 4066. 89 ° CSU II 4685-4686. 891 CSU II 4687.

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