Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

294 Bruno Orfandoni nistrazione del priorato per quell'anno e non solo le spese relative a lavori implicami Pantaleone. Si puo anche sottolineare come Toesca accenni ad un registra di spese in cui un "magister Pantaleone" viene pagato nel1486-1488 "pro edifitiis novi– ter factis" al priorato di Sant'Orso 895 . Avevo già sottolineato 896 come questo maestro Pantaleone dovesse con ogni probabilità identificarsi non tanto con un capomastro responsabile della costruzione della "domus novà' del priorato quanto proprio col fabbro Lalaz. La pubblicazione dei Computa Sancti Ursi da parte di Zanolli permette ora di sciogliere quella che fin qui era solo un'ipo– tesi. Il maestro Pamaleone in questione era proprio il fabbro, impegnato nei suoi più antichi lavori documentati, mentre dei pagamenti a capomastri e architetti responsabili degli ampliamenti del priorato nello stesso 1486-88 e negli anni precedenti, purtroppo non resta più alcuna traccia. ln effetti una consistente parte dei lavori svolti da Pantaleone ruota at– torno alla sistemazione di una serie di nuovi ambienti nella "domus Sancti Ursi", vale a dire nella sede del priorato. Si comincia con le ferrature necessarie per tenere i vetri di quattro fine– stre della sala 897 . Poi con quelle necessarie a sostenere non meglio precisate "cagias noviter factas" 898 . Poi con la ferratura della finestra della camera nuova che pesava centouna libbra e che veniva pure stagnata 899 . Perla stessa finestra Pantaleone forniva anche cardini e chiavistelli mentre perla porta della stessa camera e per un'altra porta vicina "sopra i gradini" si fornivano sempre ferra– ture oltre ad un ferro "per tenere un certo pezzo di legno" 900 . Sempre per questa camera nuova si sistemava anche un ferro nel cami– no901, cosl che si finiva per impiegare ferramenta per un ammontare di peso 895 P. TOESCA Catalogo delle cose d'arte e d'antichità d1talia. I Aosta, Roma 1911. 896 ÜRLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, Ivrea 1988. I ad vocem PAN– TALEONE. 897 "Item, libravi eidem, pro ferratura quatuor fenestrarum sale ad tenendum seu srapiandum verrerias, videlicer: IX grossos." (v. CSU I 8). 898 "Item magis, libravi eidem Panthaleoni, pro ferris positis ad sustinendum cagias noviter factas, ponderantibus XXI libras ad quinque fortes libra, ascendunt ad: XIII gros– sos." (v. CSU I 9). 899 "Item, eidem Panthaleoni deAla, pro ferratura fenestre camere nove ponderante centum er unam libras, ad quinque fortes libra cum dirnidio, quia dealbavit stanno." (v. CSU I 18). 900 "Item, pro cardinibus, verroleriis fenestre eiusdem camere et porte eiusdem et alterius porte supra gradus prope eandem cameram et pro quodam ferro posito prope eandem portam pro tenendo quandam fustem, ponderantibus in simul XVII libras cum dimidia, ad quinque fortes libra." (v. CSU I 19). 901 "Item, pro ferro posito in camino eiusdem camere, ponderante in simul XXIII libras ad quinque fortes." (v. CSU I 21).

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