Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

300 Bruno Orlandoni "pro uno sappino acerato" per fare la calce 936 , quello di dodici grossi per la ferratura di tre padelle 937 , di un grosso per la ferratura di una "quartanà' rotta 938 • Nuovamente meno chiaro invece il pagamento di due grossi perla fattu– ra di un ferro "appellato matrie ad rapandum pistam" 939 • I cantieri esterni sono sempre presenti anche in questa seconda serie di conti ma per un unico edificio sul quale, pero, i lavori dovevano essere stati estesi. Si tratta della cosiddetta "domus de Lijoys" di evidente pertinenza del priorato e che purtroppo per ora non siamo in grado di identificare e collo– care sul terreno. I pagamenti in questo caso sono una lunga serie di ben 12 articoli aperti dalla titolatura: "Ferrum traditum per eundem Panthaleonem, pro domo du Lijoys" 940 • Si registrano cosl 5 libbre per fare due chiavi di ferro per sostenere una trave di castagno su cui si fondava un muro della casa; altre 5 libbre per fare sei cardini; altre 5 per una barra messa nella finestra della "camera piccola"; ben 61 libbre per due chiavi messe vicino al muro "meno recente"; 8 libbre per quattro ganci e sette grandi chiodi per il camino della cucina e per due cardini; 26 libbre e mezzo per tutta la ferratura di una finestra a crociera con– sistente in otto cardini (forse due per ognuna delle quattro specchiature di cui la crociera era composta), due chiavistelli e due sbarre; 9 libbre peri grandi chiodi necessari per il tetto; quattro libbre e mezzo per due cardini e due chiavistelli grandi per il cellario; 11 libbre per sei sbarre e due chiavistelli per i serramenti delle finestre; tre libbre per quattro grandi chiodi per i gradini. A cio si aggiungeva ancora il pagamento di due grossi per la serratura della camera e di altri due per la riparazione di otto sbarre delle porte e finestre vecchie che non si erano sostituite 941 • 936 "Primo, sibi libravi pro uno sappino acerato ad faciendum morterium, videlicet: X quartas." (v. CSU 1 45). 937 "Item magis, eidem libravi, pro ferratura trium cassiarum seu patellarum alba– rum, et pro reparacione alterius magne patelle albe, in qua posuit medium circulum, pro toto in simul: XII grossos." (v. CSU 1 49). 938 "Item, eidem, pro ferratura unius quartane fracte: 1 grossum." (v. CSU 1 54). 939 "Item, pro uno ferro appellato marrie ad rapandum pistam et pro alio ferro sein– deme ad faciendum faretos candelarum: II grossos." (v. CSU 1 55). 940 csu 1 61. 941 "Primo, libravit in duabus clavetis ferri, pro sustinendo trabem castanee super quo fundatur murus, ponderamibus: V libras ferri." (v. CSU 1 62). "Magis, tradidit et libravit in sex cardinibus: V libras ferri." (v. CSU 1 63). "Item, in una barra ferri posita in fenestra camere parva: V libras ferri." (v. CSU 1 64). "Item magis, in duabus clavetis positis in eadem domo, propter murum minus(?) recemem: XLI libras." (v. CSU 1

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