Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
32 Bruno Orlandoni 8.6 1 RESTAURI DEL XV SECOLO: ORDINARIA MANUTENZIONE TRA IL 1404 E IL 1414. IL CARPENTIERE JACOMETO BOLENT Mentre il Trecento è periode ancora tutto da indagare nella vita della torre 5 3, il Quattrocento puo oggi studiarsi alla luce dei dati forniti dalla tra– scrizione dei conti della castellania di Aosta/Châtel-Argent 54 • 1 primi di questi dati sono relativi a due campagne lavorative che po– tremmo definire di stretta manutenzione. Il primo intervento documentato fin qui rintracciato è quello che viene saldato al carpentiere Johannes Moyno il25 febbraio 1404. Il balivo Georges de Montbel e suo fratello Jean, signore di Frossasco e genero di Francesco di Challant, ordinano un primo rifacimento dei tetti della torre. 1 conti registra– no l'acquisto di 5.500 scandole e di 11.000 chiodi e precisano che il materiale in questione era stato usato nel rifacimento di alcuni tetti del complesso: in particolare "sul retto della cucina e della stalla" 55 e "super tecto existente ante dictam turrim ubi tenentur dicte iudicialis" 56 • Il Moyno aveva lavorato- forse già alla fine del1403, dai memento che 53 1 computa del balivato sotto questo profilo sono ancora inesplorati, le scoperte possibili sono quindi potenzialmente moite. 54 Riassumo la storia di questi dari. Un !oro primo spoglio è dovuro ad una ricerca finanziata dall'edirore Priuli & Verlucca in vista della pubblicazione del saggio "Arrigiani e artisti in Valle d'Aosta" (ÜRLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, lvrea 1998). Alle paleografe Ilaria Bibollet e Laura Gatto Monricone si affidava l'incarico di condurre un primo sommario spoglio dei rotoli della castellania di Châtel-Argenr/Balivaro di Aosta per gli anni compresi rra il 1410 e il 1450. Il risultaro era una serie di regesti di inrervenri alla torre scaglionati rra il1414 e il1447. A quesra indagine si aggiungeva poi un'estensione ai rotoli del primo decennio del secolo, che anricipava un primo inrervenro al 1404 (su questi dati sommari v. ÜRLANDONI B. cit. lvrea 1998, pp. 8 e 9 e schede relative agli artigiani citati in quelle pagine). Ne! mese di luglio del 1998 Elisabetta Viale alla facoltà di architettura del Politecnico di Torino discuteva la tesi di laurea comportanre un dettagliato rilievo della torre. Il fauo di aver seguito come corelatore questa tesi mi ha dato la possibilità di analizzare il problema anche sul piano più streuamente architettonico. La rrascrizione dei computa di Cly, effettuata da Ezio Gerbore in vista della pubblicazione del saggio "Il castello di Cly" (GERBORE E. E. 1 ÜRLANDONI B. Il castello di Cly Storia ed evoluzione di un castello valdostano, Aosta 1998) forniva ulteriori dari sulla situazione professionale in Valle nella prima metà del Quattrocento. Decidevo quindi di chiedere alle stesse Ilaria Bibollet e Laura Gatto Monticone che mi avevano fornito i primi regesti di procedere ad una trascrizione completa di tutti i conti relarivi alla torre compresi nei rotoli rra il1404 e il1448. Aquesta operazione ha ancora fano seguito un'ultima indagine sui conti successivi, dalla metà del X:V al x:vi secolo, che pero ha prodotto meno frutti del previsto. In questo capirolo mi occupo dei dati emersi relativi al periodo 1400-1450. Quelli relativi al periodo successivo sono esposti e discussi infra 12.2 e 12.7. 55 "super recto coquine et stabuli" . 56 AST lnv. 68 mazzo 24 (1404).
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=