Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

310 Bruno Orlandoni cesseur di Jean-Etienne, quasi di certo non allude al predecessore immediato alla prevostura, cioè Carlo Emanuele di Madruzzo, ma al prevosto che aveva fatto costruire le haut bâtiment, vale a dire Carlo o Giorgio di Challant. Quello che è certo è che il soffitto ligneo in questione contiene alcuni elementi utilizzabili come termini di datazione almeno antequem. Per quanto poco visibili per la loro collocazione in zone d'ombra, sulle cantinelle dei seg– menti di soffitto relativi ai vani del piano alto del corpo centrale, si trovano infatti ancora tracee pittoriche d'epoca. In particolare una serie di stemmi Challant e uno stemma assegnabile al vescovo François de Prez. Si tratta di stemmi dai contorni mistilinei, sul tipo di quelli del miroirpour les enfants de Challant del vicino castello di Issogne. Turto lascia immaginare che il corri– doio e i diversi vani del piano superiore del corpo centrale costituissero in ori– gine un'unica grande sala di rappresentanza la cui sistemazione doveva essere avvenuta prima del 1511, anno di morte del vescovo de Prez. Oltre che negli stabili residenziali del priorato si lavorava perà anche in chiesa. Lo sappiamo da un altro capitolo di spesa dei conti di Sant'Or– so. Di due anni più tardo, databile al 1497, è infatti un altro pagamento fatto "quant monsegneur de Oste vyent a Verrès pour la consacracion des aultiers... " 980 • Si rifacevano quindi nuove camere nel priorato e si doveva es– sere rimodernato tutto l'arredo degli altari della chiesa, oggi purtroppo tutti quanti perduri. Potrebbe, quest'ultima, essere la traccia conclusiva di ulteriori lavori nella parrocchiale, che, a sentire le fonti, sarebbe stata dotata di una nuova volta in muratura. La realizzazione di questa volta a spese di Giorgio di Challant - di cui oggi ovviamente non resta traccia, essendo stata demolita la chiesa medievale- è ricordata dai Vescovi là dove, elencando l'imensa attività di mecenate di Giorgio, afferma: "Più lui fece a sue spese voltar la chiesa di Verrezzo" 981 • La volta è effettivamente citata nel verbale della visita apostolica del Bonomi, nel1576, dove si precisa "navi unica constat ecclesia fornicata, pavimentatà' 982 • Per inciso si puà osservare come i verbali delle visite pasto– rali dell'inizio del Quattrocento sembrino testimoniare che la quasi totalità delle chiese della Valle avesse per pavimenti dei semplici battuti in terra. Si puà quindi ipotizzare che in occasione della costruzione delle volte si fosse proceduto anche ad una ripavimentazione dell'edificio, non sappiamo se in cocciopesto, legno, o se in mattonelle in pietra o in cotto. Non solo. Esiste 9 8 ° Computa (III n. 7114). 981 V. VESCOVI, Historia della casa di Cha/fant e di Madruzzo, ed. 1969, p. 76. 982 G. FERRARIS, A.-P.FRUTAZ, La visita apostolica di momignor Giovanni Franceso Bonomi alla diocesi di Aosta ne/1576, in AA II 1969, p. 201.

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