Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 311 una fonte, fin qui trascurata, edita da Giovanetto, che contiene un'afferma– zione molto significativa riguardo alla chiesa. Il testo dice: "La Ville de Verrez est honorée d'un Couvent célébre de Chanoines Réguliers.... Il fut enrichi dans la suite de divers revenus; & orné d'une Eglise construite pour la plus grande partie de marbre" 983 • Quindi se volessimo fidarci di questa fonte po– tremmo dedurre che i lavori di Giorgio avessero determinato un notevole ar– ricchimento del complesso trasformando la chiesa in un monumento degno di nota. Certo molto più degno di nota della modesta chiesa settecentesca che vediamo oggi. Va da sé che la consacrazione degli altari dovrebbe essere avvenuta dopo tutte queste trasformazioni, che quindi dovrebbero datarsi agli anni prece– denti al 1497. Volendo azzardare datazioni più precise e osservando come sia il pagamento del 1494-95 che la citazione del 1497 sembrino relative a fasi conclusive di lavori, si potrebbe fissare almeno ipoteticamente il grosso delle campagne di Giorgio di Challant a Saint-Gilles tra il 1490 e il 1495. Si pub anche osservare come, all'interno di quella che deve essere stata la logica sequenziale dei cantieri di Giorgio di Challant, questa datazione ab– hia una sua precisa logica. Il decennio 1480-90 sembra essere stato dedicato prevalentemente ai lavori sulla chiesa di Sant'Orso. Dai 1496-97 sarebbero partiti i lavori ad Issogne, che si sarebbero poi protratti fin verso il 1505, mentre nel primo decennio del Cinquecento si sarebbe svolto il grosso dei la– vori di ristrutturazione della grangia priorale di Baux, a Porossan. Il decennio 1490-1500, dai dati deducibili dai quaderni di conti superstiti, a Sant'Orso sembra essere stato riservato solo a lavori terminali e per certi versi marginali, quali la risistemazione della facciata della chiesa, il collegamento tra la navata meridionale della stessa e l'antica cappella di San Biagio, o quali lavori di sistemazione di alcune stanze in priorato. Questa attività ridotta potrebbe proprio essere legata al fano che il grosso dei pur cospicui fondi a disposizio– ne del prelato era impegnato a Verrès dove doveva essere occupato anche il grosso delle maestranze del priore. Per tornare al fabbro Pantaleone Lalaz vediamo piuttosto come la parte più cospicua dei suoi interventi tra la fine del 1494 e il 1495 fosse pero ancora quella relativa a lavori al priorato di Sant'Orso. Questa serie di pagamenti è lunghissima ela sensazione che provoca èche si ponesse al culmine di un'ulte- 983 O. GIOVANETIO, I seicento anni del castello di Vt?rrès, Aosta 1991, p. 29. Il testo è citato da Giovanetto come "Da "Théatre des états de son Altesse Royale le Duc de Savo– ye" M.DCC. Inedito originale tratto dall'Archivio Comunale di Verrès.
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