Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
326 Bruno Orlandoni ro in Valle e insieme uno dei vertici della produzione europea del settore: la fontana del melograno del cortile di lssogne. 1 computa Challant al riguardo sono muti e nulla permette di legare quel monumento a Pantaleone, come del resto a nessun altro. Per altro se la do– manda fosse "alla luce dei dari contenuti nei computa, in base all'idea che ce ne possiamo fare, Pantaleone Lalaz sarebbe stato capace di concepire e di realizzare un'opera del genere?" La risposta a mio avviso non potrebbe che essere positiva. 15.3 IL MASTRO CARPENTIERE: JENIN BRAYE Un altro professionista citato con grandissima frequenza nei conti Chal– lam è il carpentiere Jeninus Braye. Il suo nome era stato tra i primi ad essere riesumati dai conti già da Boson e proprio dai Boson e poi dai Berton era invalsa l'abitudine di considerarlo il probabile aurore degli stalli del coro di Sant'Orso 1074 • Come vedremo e come ormai più volte chiarito e accettato dalla critica questa ipotesi è da rifiutarsi perché a tutt'ora priva di qualsiasi sostegno do– cumemario, ma cio non di meno Jeninus risulta aver giocato sui cantieri di Giorgio di Challant un ruolo primario. Il maestro appare perla prima volta nel registro di conti del 1491-1492. ln quell'occasione è citato in un unico articolo ma risulta già assunto in pianta stabile come dipendente del priore a stipendia di 34 fiorini annuali. Il fano che il pagarnento che gli viene assegnato fosse poi di solo 31 fiorini è spiegato con la sua assunzione di servizio solo "a festo Calendarum usque ad ultimarn junii". Evidentemente il maestro non aveva ancora assunto quel ruolo conti– nuo e dominante che è poi invece documentato in seguito: "Item, magistro Jenino Braye, carpentatori, qui capit et haber in salario, per annum integrum, videlicet XXXIIII florenos; qui non stetit per annum integrum, sed solum a fe– sto Calendarum usque ad ultimarn junii anni sequentis: -XXXI florenos" 1075 • Si puà osservare che nello stesso registro risultano stipendiati altri tre ar– tigiani dellegno: Petrus Normant e i suoi "soci'' Johannes Grossus e Johannes Parvus, tutti assunti a compensi superiori rispetto a quello di Jenino 1076 • Da una collazione attenta dei dari sembrerebbe possibile stabilire che il maggior responsabile dei lavori di carpenteria e intaglio fosse, a quel tempo, 1074 BOSON]. L'insigne Collégiale d'Aoste, lvrea 1929 e Il castello di Issogne, Novara 1951 e BERTON R. Les stalles de !1nsigne Collégiale de Saint-Pierre et de Saint-Ours d'Aoste, Novara 1964. 1075 CSU III 9242. 1076 ORLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, lvrea 1998.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=