Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

336 Bruno Orlandoni Purtroppo i dati fin qui raccolti su questi due personaggi sono pressoché nulli al di fuori delle citazioni contenute nei conti Challant. 15.4 IL CORDAIO: PETRUS PAPETI Già dai più antichi conti scoperti e trascritti, come quello perla ricostru– zione della torre di Champorcher, appare chiara come tra i complementi in– dispensabili alla conduzione di qualsiasi cantiere ci fossero funi, corde, canapi di diversa tipologia e natura, spessore, lunghezza, resistenza. Quella del cordaio era quindi un'attività artigiana sicuramente impor– tante per l'edilizia, anche se, per ovvi motivi, di solito il cordaio non appariva sul teatro dei lavori. Peraltro è evidente che le forniture dei cordai non si indirizzavano solo al settore edile. 1 pagamenti rintracciati dimostrano, per esempio, che anche buona parte dei materiali da scuderia (oltre alle funi per legare il bestiame anche cavezze, briglie, basti) erano forniti dai cordai. La conservazione dei libri di conti di fine Quattrocento ci fornisce una ricca messe di notizie su quella che sembra essere stata una delle figure più significative nel settore nell'Aosta del tempo: quella di Pietro Papet. È probabile che Pietro fosse figlio d'arre, discendente da una famiglia esercitante da tempo la stessa professione artigiana. Già negli anni precedenti alla sua apparizione, nel 1473, nei computa del Gran San Bernardo troviamo infatti citato come fabbricante e mercante di cordami un tal Anthonius Papet che, data l' omonimia, dovremmo poter considerare in qualche modo imparentato con Petrus. Mentre quest'ultimo avrebbe poi svolto lo stesso lavoro ad Aosta, nella parrocchia di San Lorenzo, questo Antonio risulta invece operante a Porossan 1122 • Pietro appare perle prime volte subito dopo, nel1475 e sempre nei com– puta del Gran San Bernardo. Figura anch'egli come fabbricante e mercante di cordami che, sempre come nel caso di Anthonius, vengono acquistati per la grangia aostana di Bibian e per quella di Saint-Oyen. Come si è detto risulta abitante nella parrocchia di San Lorenzo, cioè al Borgo 1123 • 1122 "Et primo libravi Amhonio Papet de Porrossano pro factura cordarum Bibiani et Sancti Eugendi, pro IX max cordarum, valence quolibet max III fort(es): 3 gr. 3 fort(...). Item libravi dicro Anthonio pro factura duarum varaches, duarum meauge et dua– rum sengles et VI tesiis cordarum: 41/2 gr. Item libravi eidem pro duo pond(...) canapis: 14 gr." (v. QUAGLIA 1 THEURILLAT Les comptes de l'Hospice du Grand St-Bernard (1397-1477), in "Vallesia" XXX 3460-3462). 1123 "Primo libravi Petro Papet, parrochie Sancti Lauremii, corderio pro Ilbus rup ca(na)pis, videlicet: 14 gr.

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