Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

358 Bruno Orlandoni et autres terres aux quelles amandes ils furent condamnés pour avoir en 1537, par un jour de la feste de Saint Grat, couppé la berline de la Rive pour crime de rebellion et autres excès fait le même jour par la citté. Sous le pavillion neufde ce batirnent le dit seigneur de Leschaux y fit dres– ser le tribunal de justice des ballifs tel qu'on le voit encor aujourd'huy." 1203 • Purtroppo non è del tutto chiaro quale sia questo padiglione "près de la grande porte". Per individuare gli dementi assegnabili alle campagne cinque– centesche di Leschaulx bisogna quindi affidarsi agli dementi di linguaggio e alle inforrnazioni che abbiarno sugli assetti della torre fino a tutto il Quattrocento. Cosl si dovrà osservare corne sicurarnente cinquecentesche siano le cao– noniere che coronano la torre cilindrica occidentale oppure una bella porta a cornici a rnotivi sernicilindrici. Allo stesso tempo tutto il corpo delle scale, a cui questa porta dà accesso, e tutto il padiglione meridionale, a cavallo di un segrnento della tratta est delle mura romane, non sernbrano mai individuabili nei docurnenti quattrocenteschi, tanto da indurre ad irnrnaginare una loro costruzione integrale più tarda, forse proprio per ordine del Leschaulx. È verosirnile che i restauri alla torre dei Balivi si inserissero in un pro– getto ben più arnbizioso. Quello di un'integrale risisternazione della cinta rnuraria aostana. Ne abbiarno traccia nel verbale della riunione del Conseil des Commis del 22 aprile 1541. ln quell'occasione Oddone Provana riferiva riguardo all'incarico che aveva ricevuto "de anno lapso de mense novernbris super for– tificacione huius civitatis pro ipsius illustrissirni conservacione status" 1204 • Lidea, quindi, aveva corninciato a prendere forma già nel 1540, forse proprio in concornitanza con i restauri Leschaux ai Balivi. lntanto le insistenze del capitano Bassan Runa per condurre a termine i lavori a Montjovet avevano qualche esito. Nel 1542 è registrato un ingente stanziarnento di 200 scudi "pro repa– ratione castri et fortalizzii rnontijoveti" e al 1544 datano le registrazioni di pagarnenti a muratori e sterratori intervenuri al castello, quali Johannes e Jo– rius Chevrery, Petrus Aymeri, Petrus de Nyola e Anthonius Res, cornpensati per illavoro prestato "in dernolendo rupibus et fondationis dicti rnuri fiendi rnontisjoveti" 1205 • È molto probabile che i rnuri in questione fossero quelli 120 3 DE TILLIER]. B. Historique, p. 359. 1204 BOLLATI E. Le Congregazioni dei tre stati della Valle d'Aosta, vol. I, ried. Aosta 1988, p. 209. 1205 ÜRLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, lvrea 1998, voce Jorius Che- vrery.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=