Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 41 quelle fortezze, ma già il28 giugno aveva stipulato un contratto per un nuovo intervento in città, alla torre dei Balivi. La permanenza di Corniaux in questa occasione si deve essere protratta per un periodo piuttosto lungo e non mi stupiro se si troveranno tracee di suoi interventi ancora su altri cantieri. Sta di fatto che, per quanto riguarda la "torre del conte", dopo aver attribuito una prima serie di incarichi al lathomus Giovanni Guerra, il 15 luglio Corniaux stipulava una seconda serie di contratti con i due mastri carpentieri Petrus Bonini e Michele de la lon. Come si vedrà i settori di cantiere su cui i due artigiani erano impiegati dovevano essere diversi e ogni prixfaitaire (tacherius) doveva operare in ma– niera del tutto autonoma. A Giovanni Guerra si era cominciato con l'assegnare il compito di co– struire un muro di due piedi di spessore "in platea'', cioè nel cortile del complesso. Il muro doveva sostituirne uno precedente "qui in ruynam deve– nit"75. Si doveva poi sistemare un altro muro con relativi merli, costruire una "foreysia'' sulla porta di ingresso e infine intonacare tutte le pareti interne al cortile. Dei diversi incarichi affidati al Guerra il più interessante sembra quello relativo alla merlatura della porta. Il testo precisa come si dovesse costruire "supra portam anteriorem dicti domicillii una foreysiam de tuphis", e corne in questa si dovessero sistemare tre paia di mensole: "tria paria bochetorum lapidis duri" 76 . È singolare la precisazione delle varianti dei materiali: da una parte tufo, dall'altra "pietra dura'' e mi pare assolutamente evidente la tipologia di struttura che ne doveva derivare: qualcosa di pressoché identico al coro– namento del portale esterno al castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre. eunico problema che non mi riesce di risolvere è se le tre paia di mensole dovessero essere poste tutte su un unico fronte per costruire un sistema di cinque caditoie, oppure, meno probabilmente, se le stesse tre paia dovessero porsi metà all'interno e metà all'esterno della cinta, definendo un sistema di sole due caditoie, oppure ancora se il sistema non dovesse essere costituito da due caditoie rette sul solo lato esterno del muro da mensole doppie, cioé da mensole costituite ognuna da due blocchi di pietra da incastrarsi nella parete uno sopra l'altro. pensare che l'estensore del resto- che comunque scriveva al cuni anni dopo- si sia sbagliato. V. infra vol. II, 9.6. 75 AST Inv 68 m. 32/1 (1421-1422). 76 AST Inv 68 m. 32/1 (1421-1422).
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