Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
42 Bruno Orlandoni Guerra svolgeva il compito assegnatogli. I.:anno successivo, il20 maggio, Giovanni de Palleo e i due mastri carpentieri Stefano Poncheti e Giovan– ni Breydellini visitavano e periziavano i suoi lavori, attestando che si erano costruite cinque tese di huon muro nuovo e si era intonacato tutto, mentre restava solo più da costruire la caditoia sulla porta. Il 25 aprile il vicebalivo aveva già pagato il Guerra per la parte di lavoro svolto per un ammontare totale di 20 fiorini. Posteriore di soli venti giorni all'incarico dato al Guerra era l'altro, asse– gnato sempre da Corniaux: ai due carpentieri Pietro di Bonino e Michele de la Ion 77 , quest'ultimo detto anche "Quart Folliet", quasi sicuramente dalluogo della sua residenza o nascita. I.:incarico affidato a questi due capomastri era relativo al rifacimento del tetto della stalla "che appare marcio" 78 e al rifaci– mento di un altro tetto posto "nella loggia della torre di fronte alla residenza della suddetta torre" 79 • Nella ricostruzione del primo si sarebbero dovuti usare venti puntoni da sedici piedi e una trave di colmo da trentadue piedi, quattro dozzine di assi, ottomila scandole e sedicimila chiodi. Per la ricostruzione del secondo si ordinavano sei puntoni da diciotto piedi, oltre a quelli già esistenti da reim– piegare, tre dozzine di assi, cinquemila tavelloni e diecimila chiodi. Si puo osservare come, sempre immaginando per le scandole dimensioni minime approssimative di circa 200 centimetri quadrati, si tratti di un'estensione vi– cina ai 160 metri quadrati peril tetto della stalla e di 100 metri quadrati circa per quello della loggia. lncarichi minori riguardavano un rafforzamento della "porta anteriore", il rifacimento della porta del cellario, e un rinforzo della loggia posta "dietro alla porta anteriore" peril quale era previsto l'impiego di due dozzine di assi 80 • Questa loggia sembrerebbe a tutti gli effetti non coincidere con quella citata prima. Mentre la prima doveva essere una struttura anteposta al corpo prin– cipale residenziale della torre, la seconda sembra piuttosto aver assolto a fun– zioni difensive. Possiamo immaginare una struttura riconducibile a tipologie quali quelle esemplificate in Valle dai portale rustico del castello Sarriod de la 77 ln realtà da una prima rrascrizione i nomi dei due carpenrieri erano stad lerri come Petrus Boryn e Michele Fon e come tali li avevo riporrari in ÜRLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, lvrea 1998 (ad voces). Di farro la rrascrizione esarra è questa e Petrus Bonini appare quindi per la prima volra su quesro canriere di cui sarà poi il principale arrefice per olrre due decenni. 78 "quod purrefacrum invenarur". 79 "in logia rurris ame domicilium dicte rurris". 80 AST lnv. 68 m. 34/2 1426-1427.
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