Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

Costruttori di castelli 51 l'arte ela cultura figurativa fiamminga stavano letteralmente esplodendo nei !oro vertici qualitativi più alti, nel campo della pittura ma anche in quello della scultura, e in quest'ultimo già dalla metà del secolo precedente, con tutta quella lunga serie di ymagiers che spesso vengono definiti francofiam– minghi e tra i quali, a cavallo tra i due secoli, possiamo annoverare persona– lità del livello di André Beauneveu, Jean de Cambrai, Claus Slüter. La !oro voce doveva essere giunta anche tramite la pittura anche se non sappiamo ancora bene come valutare le presenze in Valle di personaggi come il pittore Johannes de Cobremont ad Arnad. Oggi sappiamo addirittura che il magister Boso citato più volte dalle fonti come pittore prediletto di Bona di Borbone e poi di Amedeo VIII nei due decenni a cavallo del volgere del secolo, fosse aostano, per la precisione di Saint-Marcel, e in Valle quasi tutti gli anni fa– cesse ritorno- indipendentemente dai suoi impegni a corte- per passare dai castellano di Quart a ritirare la cospicua pensione vitalizia di 50 fiorini che i Savoia gli garantivano fin dai 1390 98 . La possibilità di vedere in lui l'autore verso il 1410 della crocefissione della cappella di Fénis 99 è tutta da dimostrare ma quanto mai stimolante anche in direzione di un'influenza dellinguaggio di questo maestro sui più noti e documentati linguaggi di Giacomo Jaquerio e della sua bottega. Il secondo decennio del secolo ad Aosta deve ancora essere stato segnato dalle grandi commesse di Bonifacio 1 e di Amedeo di Challant. Già dai 1420, accanto a Bonifacio e ad Amedeo, aveva pero cominciato a segnalarsi il vesco– vo Moriset, con la commissione della sua cappella sepolcrale in cattedrale, che veniva consacrata- quindi finira?- nel 1422 100 • Certo motivazioni e intenzioni, quando non espresse in modo esplicito, nel campo della committenza artistica o architettonica sono solo appena in– tuibili e ipotizzabili. È chiaro pero che, dopo anni in cui, uno dopo l'altro, si erano risistemati castelli quali quelli di Fénis, Verrès, Aymavilles, Issogne, dopo la costruzione di complessi sepolcrali quali quelli di Ibleto di Chal– lam a Saint-Gilles di Verrès, dei Fénis nella chiesa francescana, di Moriset in cattedrale, l'arrivo in Valle, per occuparsi dei cantieri ducali, di Aymonet Corniaux, vale a dire di uno dei migliori professionisti di cui la corte potesse 98 ROSSEITI BREZZI E. La pittura gotica in valle d'Aosta, in Fragmenta picta, caralogo della mosrra, Sarriod de la Tour 2003, pp. 18-19. 99 ÜRLANDONI B. Stefano Mossettaz architetto, ingegnere e scultore, Aosta 2006, pp. 345-346. V. anche supra vol. I, 5.9. 100 Sulle commesse di Bonifacio e Amedeo ne! settore religioso v. supra vol. I, 7.8, 7,9. Sulle commesse di Moriset v. PLATANIA D. OgerMoriset. Véscovo di Aosta e Saint-jean– de-Maurienne (1411-1441). \lïta e committenza artistica, Aosra 2003.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=