Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 63 larghe un piede e spesse mezzo, a 8 grossi l'una, trasporto compreso, per un totale di 32 fiorini. Per ogni piano un somiere da 26 piedi, per un piede, per una spanna, del valore di 1 fiorino. Otto travi "pro armando dictos quatuor somiers", da 14 piedi per un piede per una spanna, a sei grossi l'una, trasporto compreso, per un totale di 26 fiorini. Successive precisazioni dei conti sottolineano che l'importo di spesa complessivo del contratto ammontava "per il suddetto materiale quanto per illavoro ad ... undecim viginti florenos" 122 • Dai momento che l'estimo dei materiali ammonta a 167 fiorini e 1 grosso se ne dedurrebbe che il costo dell'opera, vale a dire dellavoro, si sarebbe aggirato attorno a 53 fiorini circa, come risultava dai contratto stipulato dai notaio Giovanni Saluard il 10 luglio 1421. Contratto oggi purtroppo perduto ma sempre citato nel conto. 1 lavori venivano comunque realizzati e il 12 aprile 1426, Corniaux, nuovamente al castello, li periziava. ln quest'occasione insieme ai lavori previsti dai contratto l'architetto re– gistrava anche "una grande bandiera delle insegne del signore posta sopra il pennone della suddetta torre, fatta di lamiere bianche" 123 • La bandiera era stata realizzata dai fabbro Petrus Vuarmandini per un compenso di 12 fiorini. Vuarmandini, aostano, è già noto alla ricerca documentaria perché appare citato nei computa del balivato nella lezione leggermente differente di "Pe– trus Bormandini", a causa delle numerose multe che gli venivano commi– nate dai balivi di Aosta perla sua partecipazione a risse e zuffe 124 : prima nel 1419-1420 al tempo del balivo Menthon, poi nel1424-1425 sotto il balivo Pierre Bonivard. Il fabbro era presente al castello al seguito di Corniaux e da altre registrazioni degli stessi conti sappiamo che in quegli anni agiva anche come mistrale della castellania 125 • Altri lavori non previsti dai contratto del 1421 erano stati realizzati nel– la cappella. Si trattava della messa in opera di un "solanum novum et bene copertum de losis" che veniva valutato 18 fiorini e 11 grossi e di un altro lavoro - meno comprensibile - alla "tribunam sive chanzellum existens super altare capelle dicti castri". Per realizzarlo si erano usate due tese di lose "ultra 122 "pro dicta mareria, quam opere ...". 123 "unam magnam banderiam armorum domini super pomello dicte rurris posiram, facram de rolis albis". Le cirazioni relative alle operazioni condorre a Cly ne! 1426 sono conrenure in ASTo 68 63 9/2 1428-1429. 124 ÜRLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, Ivrea 1998, voce Petrus Bormandini. 125 Quesr'informazione mi è stara fornira da Gerbore che l'ha rinrracciara nei conti della sressa casrellania.
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