Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 71 Lintervento di Johannes Agathe, quindi, consisteva non solo nella realiz– zazione delle porte in quota che dovevano permettere l'accesso diretto al gra– naio dall'area della torre e della cappella senza bisogno di scendere nella platea castri, ma anche nd raddoppio dell'estensione dell'intero corpo di ingresso, con l'allineamento della sua parete ovest a quella ovest del cellario-granaio. Si puo aggiungere che si trattava di un intervento controproducente sul piano poliorcetico. La presenza di un dente di riparo nella struttura dei por– tali interni, prima di questa campagna costruttiva, puo essere infatti vista in rapporto ad aspetti di funzionalità militare e difensiva. La sua soppressione in quest'occasione va vista in rapporto al fatto che la funzione militare dell'edifi– cio, nell'anno di grazia 1430, doveva essere ormai residuale, quando non del tutto obsoleta e dimenticata. Linsieme dei lavori svolti, che si riprecisava essere stati periziati dai vice– castellane Urbano Neri, dai parroco Guglielmo de Cono, dai notaio Panta– leone Richeti e dai fabbro aostano Pietro Vulmandini (il solito Vuarmandini o ancora Bormandini), ammontava a 523 tese e mezza di intonaco, valutate complessivamente 6 grossi a tesa, per un compenso totale di spesa di 261 fiorini e 9 grossi 135 • 9.5 DALLA CAMPAGNA DI PIETRO DE LIES A QUELLA DI STEFANO MOSSET– TAZ Abbiamo visto come Aymonet Corniaux nella visita condotta al castello il 20 agosto del 1429 per periziare i lavori che aveva ordinato tre anni prima fosse accompagnato da un personaggio di nome Petrus de Lies che i computa citano espressamente con la qualifica di magister lathomus. Questo Petrus riappare di nuovo al castello l'anno successive all'ultima visita di Corniaux, il 23 maggio 1430. Non sappiamo se ancora su incarico del magister operum svizzero oppure se anche solo in virtù della sua parteci– pazione alla perizia dell'anno precedente, Pietro de Lies riceveva l'incarico di ricevere e periziare i lavori ordinati l'anno precedente dallo stesso Comiaux; con Pietro e con il suo stesso incarico operava anche illathomus aostano Ste– fano Poncheti, 136 • Negli anni successivi, perla precisione tra il 1432 e il 1433, Petrus de Lies figura ancora per una terza ed ultima volta nei computa di Cly. Porta in- l35 AST 68/63 10/1 1429-1430. 136 Anche Stefano Poncheti doveva aver già fatto parte precedentemenre dell' entourage tecnico di Corniaux, come si dedurrebbe dalla sua partecipazione ai restauri dei Balivi: v. supra vol. Il, 8.7.
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