Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

Costruttori di castelli 79 sarebbero occorse quattro confezioni di chiodi da quattordicimila pezzi l'una, al prezzo di sei fiorini la confezione. Un seconda gruppo di lavori da compiere avrebbe dovuto comprendere il rifacimento del pavimento della camera vicina alla sala, per il quale servi– vano otto travi da una tesa e mezza per una spanna di larghezza per un totale di 18 grossi. Servivano poi cinque dozzine di assi per fare un cellario e cinque porte nuove, una per la cappella, due per la sala, una per il cellario, e una per la camera. Le assi avrebbero dovuto essere di rubea, pino cembro, oppure ca– stagno, per un prezzo unitario di nove grossi e un totale di 3 fiorini e nove grossi. Per sistemare queste assi sarebbero poi occorsi 400 chiodi per il prezzo di 1 fiorino. Ultima notazione la necessità di canali di larice - chiaramente canali da gronda piuttosto che canali da acquedotto- da piazzare su cucina, camera, sala e cappella, vale a dire là dove si erano rifatti i tetti, il tutto per un casto totale di 5 fiorini. 1 tetti che si dovevano rifare, come precisavano diversi abitanti di Bard, avevano retto per circa sessant'anni; si trattava quindi di quelli costruiti nella precedente campagna del 1360 circa, sempre ampiamente documentata nei computa della castellania 148 • Corniaux precisava ancora che era necessario costruire, per 12 fiorini, un nuovo camino in cucina, perché in tutto il castello non c'era un solo camino funzionante. Per risparmiare si sarebbero dovuti impiegare i tavelloni vecchi ma anco– ra fruibili per risistemare il tetto della cappella di San Maurizio che si trova– va all'interno dell' enclos del castello 149 • Dai che si riconferma che all'interno della cima si trovavano due cappelle diverse: una capella castri, dedicata a San Michele e posta nella cima interna più alta, non lontano dalla sala e dalla cucina, e un'altra cappella dedicata a San Maurizio che doveva coincidere con l'edificio absidato segnalato in tutte le piante e le planimetrie sei e settecen– tesche del castello, nella parte bassa della cima esterna verso est, di fronce al paese 150 • Il costa della mano d'opera, nell'estima di Corniaux avrebbe dovuto am– montare a 40 fiorini. 148 Si tracta dei comi rimracciati da Fausta Baudin e fin qui inediti cui ho accennaco supra, vol. I, imroduzione. 149 "sica infra claucras dicci cascri". ISO Supra vol. l, 1.5, l.SB .

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