Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

80 Bruno Orlandoni Lo stesso giorno della redazione dell'estimo il magister operum sabaudo assegnava già l'incarico di esecuzione dei lavori al magister lathomus Jaque– metus Perreti, lo stesso Jaquemetus, figlio di Giovanni Perreti che avevamo visto operante al castello già dal1390-1391I51. La spesa era prevista per un ammontare di 151 fiorini (a 12 grossi l'uno) e tre grossi. Termine di consegna dei lavori il mese di gennaio dell'anno successivo 152 • Naturalmente la soluzione del problema 1420 o 1421 permetterà di fis– sare questo gennaio al1421 oppure al1422. Di fatto la seconda tappa documentata dei lavori è di poco posteriore, e si fissa al1424. Quell'anno, non sappiamo attraverso quale fonte, ma forse tramite la segnalazione di un qualche solerte funzionario, a Thonon, giungeva al duca la notizia di un cattivo stato di conservazione degli stabili del castello. Il 13 di aprile da Thonon partiva una lettera indirizzata al solito Rodet Chauvin, questa volta gratificato del titolo di "procuratori nostro in Valle Auguste". Il sei maggio, in assenza di Corniaux che se ne restava in Savoia, Chau– vin, accompagnato daAntonio Jordanis, dal notaio Nicolet Aubert e da Pietro Grivelli, che il documento definisce "hospite Bardi", affidava ai tre "lathomi et carpentatores" Bartolomeo de Verna, Giovanni Vuillermini di Albard e di nuovo Jaquemetus Perreti, l'incarico di procedere all'estimo di un'eventuale nuova tranche di lavori. Il successivo 10 maggio al castello, alla presenza di Bartolomeo de Verna, di Johannes Vacho e di Jaquemino de Clapeto - i primi due sicurarnente lathomi- l'incarico di esecuzione dei lavori veniva affidato perla somma di 78 fiorini e 8 grossi al solito Jaquemetus Perreti, questa volta coadiuvato da Giovanni Vuillermini di Albard. Termine di consegna dei lavori la festa della Maddalena. Il 16 luglio, infine, si radunava al castello una numerosa compagnia per procedere alla visita di ricezione dei lavori. Testimoniavano Jaquemino de Clapeto, Johannes de Anna, entrambi abitanti di Donnas, e Filippino Girod; presenziavano Giovanni e Antonio Jordanis 153 , don Ugone, vicario di Bard, Guglielmino Vuillenci, cappellano del castello, il borghese di Bard Nicolet Aubert; una lunga serie di mastri artigiani, carpentieri e muratori, infine, in- 151 Supra vol. 1, 3.11. 1 5 2 "huic ad proximum mensem januarii". 153 Tre anni prima al castello erano presemi Andrea e Antonio. Ora sono presemi Antonio e Giovanni. Di facto tutti e tre i fratelli Jordanis ricostruttori di Momalto si alternano sul camiere di Bard.

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