Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
88 Bruno Orlandoni ln quell'occasione si doveva costruire la nuova imponente cima con la torre cilindrica fondata dello spigolo sud-est e le tre torrette pensili degli altri spigoli, e, soprattutto, si doveva costruire tutto il corpo abitativo interna, all'estremità ovest della cima e tra questo ela torre trecentesca. Il castello è oggi proprietà privata e non è mai stato oggetto di indagini approfondite. 1 dati di studio più ricchi sugli aspetti architettonici e monu– mentali restano quelli raccolti da Nigra. Da questi risulta con chiarezza la du– pliee natura dell'architettura di Montalto. Il ricorso al cotto in alcune finestre, come nei coronamenti delle torri cilindriche o dei merli, deriva dal rapporta con la grande architettura padana ed è ravvisabile, non lontano da Montalto, anche nel castello di Settimo Vittone- su commessa degli stessi Jordanis? -, e in alcuni elementi del castello di Pont-Saint-Martin. I.:uso prevalente della pietra nel rustico delle murature, un paio di belle finestre crociate in pietra nel corpo nord e nella stessa torre maestra- in questo caso evidentemente aperta per sfondamento -, la grande scala esterna su arco rampante, la volta a botte acuta della sala bassa rimandano all'architettura valdostana: in particolare a Verrès e a Pénis. Quindi ancora una volta, almeno a titolo emblematico, a quei Bonifacio e Ibleto di Challant di cui i fratelli Jordanis erano stati a lungo collaboratori.
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