Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 93 PATREM D DE ... EPISCOPUM AUGUSTE DE ANNO PREDICTO DIE ... MENSIS MAil DE INDE DEPICTA PER MAGISTRUM JACOBUM CIVEM YPPORIGIE" 186 • Nella cappella il Saluard, come già segnalato dai De Tillier, appare anche ritratto, inginocchiato con la moglie, in veste di donatore, sotto uno stemma nobiliare che, sia detto per inciso, non coïncide minimamente con quello che gli armo– riali aostani - tutti pero decisamente più tardi - assegnano tradizionalmente alla famiglia. Per la precisione De Tillier sottolinea come la nobilitazione dei Saluard e l'assegnazione dello stemma sarebbe avvenuta nel 1513 ad ope– ra dell'imperatore Massimiliano "qui leur donna pour armoirie un champs de sable à trois chevrons d'argent rehaussés l'un sur l'autre, cantonnés et en pointe de trois roses d'argent" 187 • Purtroppo la modestia del linguaggio pittorico di Giacomino da lvrea· rende inutile ogni divagazione sugli aspetti fisionomici di questo ritratto che, comunque, resta uno dei pochi giunti a noi dai tardomedioevo aostano. A conferma, fosse necessario, dei livelli e delle ambizioni del personaggio. Altra particolarità interessante è la presenza, negli affreschi della cap– pella, di una figura annessa dalla Fiorucci alla vicina scena della strage degli lnnocenti e invece probabilmente autonoma, rappresentante un giovane arti– giano. Il personaggio tiene con la sinistra una pala e con la destra un piccone a una punta, entrambi appoggiati alle spalle; ha un lungo coltello alla cintura mentre sul fondo il pittore ha ancora raffigurato un mastello ligneo. Gerbore sottolinea come l'affresco ci tramandi molto probabilmente l'immagine di un mastro sterratore, un terrai/lon: probabilmente uno di quelli che erano stati impegnati, un paio di decenni prima della realizzazione degli affreschi, nello scavo del ru finanziato da Giovanni Saluard. I.:interpretazione di Gerbore mi pare molto credibile e saremmo dunque di fronte all'unica immagine di un artigiano valdostano medievale giunta a noi oltre ai due autoritratti degli scultori Jean Vion e Jean de Chetro, autori, un paio di decenni più tardi, del coro della cattedrale di Aosta 188 • Naturalmente la modestia del personaggio Giacomino da lvrea non esonera dalla necessità di approfondirne personalità, collocazione storica ed eventuali trasformazioni linguistiche - fin qui per la verità poco appariscen– ti - soprattutto alla luce dell'impressionante attivismo che ne caratterizzo il 186 FIORUCCI F. A./freschi minori tardogotici in Valle d'Aosta, in AA VI 1973. 187 DE TILLIER J. B. Nobiliaire, p. 549. Lo sremma affrescato a Marcillier è un leone d'argento. 188 Va da sé che non penso affatto ad un ritratto individualizzato, di uno sterratore preciso, ma ad un'immagine generica, di caregoria.
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