Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
94 Bruno Orlandoni percorso, come sempre più emerge da ritrovamenti e scoperte. Tra gli ultimi si possono segnalare il cielo cortese del castello di Villa Castelnuovo e quello della parrocchiale di Saint-Léger d'Aymavilles. Il primo è interessante proprio in rapporta a Marcillier perché propone - come nella sala della casaforte dei Saluard- una letteraria sfilata di cavalieri da romanzo. Da romanzo bretone a Marcillier, dai Cavaliere errante di Tommaso di Saluzzo a Villa Castelnuovo, dove assistiamo alla tradizionale sfilata dei prodi 189 . Il cielo di Aymavilles è invece a tuttora inedito e misterioso. Sarebbe stato ritrovato frammentario - come sempre più frequentemente avviene in Valle - nelle macerie di demolizione di alcune strutture antiche della parme– chiale. Al riguardo, pur col dovuto beneficia di inventario, vorrei ricordare una segnalazione che avevo fatto in passato a proposito degli affreschi della Madeleine di Gressan e che fin qui non mi pare sia mai stata ripresa da nes– suno190. ln alternativa alla proposta tradizionale di legare gli affreschi ad una sconosciuta committenza dei signori della vicina Tour de Villa, come propo– sto da più parti in passato, partendo dalla vistosa presenza negli affreschi di uno stemma Challant, ricordavo come il testamento del conte Giacomo, del 1458, prevedesse lasciti alle diverse chiese del suo feudo finalizzati proprio "ad exponendum in ornamentis necessariis". Per la precisione Giacomo lasciava ben 100 fiorini alla chiesa di Saint-Léger, che per tradizione era la parme– chiale del castello e 10 fiorini l'una alle "aliis ecelesiis de Amavilla, videlicet Sancti Martini, Sancti Ursi Jovenczani, Marie Magdalene, Sancti Stephani et Sancti Johannis de Chevros" 191 . La scelta della destinazione del lascito, nelle finalità e nei dettagli operativi, era affidata "ad ordinationem heredis seu heredum suorum, tutorum et exequutorum, curati et parrochianorum" 192 . Ora è significativo leggere l'elenco dei personaggi che Giacomo nomina a costituire una sorta di consiglio di esecutori e curatori intorno alla persona di quello che all'epoca- e anche in seguito- sarebbe stato il suo unico erede, il futuro conte Luigi, che al momento della redazione del testamento aveva solo due anni. ln questo staff troviamo innanzitutto l'arcidiacono della cattedrale Baldovino Scutiferi; poi Johannes Pascalis - sicuramente Jean Pascal de la Ruine - poi ancora i due Vaudan, Claudio e Antonio, padre e figlio, il suo 189 Sugli affreschi di Villa Castelnuovo v. BERTOLOTIO C. 1 CiMA M. 1 GHEDIN L. 1 GUALANO F. 1 SCALVA G. Il cielo gotico di Villa Castelnuovo. Intervento di salvataggio e valorizzazione, Torino 2006. 190 ÜRLANDONI B. Architettura in Valle d'Aosta. Il Quattrocento, lvrea 1996, pp. 131-132. 191 ZANOLLI O. Les testaments des seigneurs de Cha/fant, 1Aosta 1974, p. 282. 192 Ibidem.
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