Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
122 Roberto Bertolin chiesa, il che dimostr~ che la parte inferiore della cappella non è stara interessata dai lavori della confraternita. Sulle sacrestie vale la pena di fare un piccolo approfondimento. I costruttori della nuova chiesa furono previdenti e lasciarono due porte nellato destro dell'edificio, una nel coro e l'altra nella prima campata, per costruirvi in un secondo tempo una sacrestia idonea 432 • Dopo le ingenti spese per la chiesa, pero, ci si accontento a lungo dell'allestimento provvisorio nel campanile. Soltanto nell654, infatti, fu affidato a Antoine Neyvoz e a Jean-Pierre Juglair l'incarico di costruire una sacrestia nuova, «à trois murailles près la chapelle du Sainct Rosaire» 433 • Perché tre muri? Appoggiandola verso sud alla cappella del Rosario i muri da costruire sarebbero stati solo due, a nord e a ovest. In realtà pare di capire che la sacrestia in questione sia stata realizzata piuttosto distante dalla cappella del Rosario, là ove attualmente si trova il locale 4. La struttura, terminata nel 1655, aveva effettivarnente 3 muri, con una porta che si apriva nel coro (sfruttando l'apertura appositamente lasciata costruendo la chiesa) e un' altra rivolta ail' esterno, dove vi è ora quella che collega i locali 3 e 4. Era, a dire il vero, un locale piuttosto piccolo, e non a caso, nel1660, il vescovo Bailly ordino la costruzione "della sacrestia", quasi che non ne esistesse alcuna. I par– rocchiani in un primo tempo soprassedettero, l'ordine fu ribadito nel1665, e infine, nel1676, i lavori vennero affidati a Estienne de Pierre Fabiole 434 , trascinandosi poi tra alterne vicende sino al1681 435 • La nuova sacrestia doveva essere realizzara ((là où est encore à present la porte anticquement faicte pour ce subject»; inoltre viene precisato che il muratore doveva anche fare ((une porte de deux petit pied, de largeur et à proportion de longueur, là où est à present la porte du secret qui se doibt gaster; luy donant pouvoir de prendre le tout pour mettre de l'aultre cousté, tant pierres qu'aultres attraictz; sans contradi– tion». li documenta permette di capire che la nuova sacrescia doveva essere realizzara in corrispondenza della prima campara della chiesa (((là où est encore à present la porte anticquement faicte pour ce subjecn)), come poi avvenne, e che l'odierna porta di collegamento tra i locali 3 e 4 costituiva l'uscio della sacrestia dell655. La primitiva sacrestia 4 venne quindi demolira e le pietre furono utilizzate per costruire quella nuova; soltanto nel1865 si riedificà, in quella stessa zona, il vano 4 attualmente esistente4 36 • 432 APP, III/29/2 (coro) :«Et dans le dier coeur, du costé dessoubz, soi fera une petite porte pour entrer au secret que l'on pretend de faire et joindre audict coeur»; APP, III/2913 (prima campata) : «avec un encastre en la muraille dessoubz, dans lequd encastre se fera une porte pour la sequestrie que se pretend fere, à l'yssue du dict coeur>>. 433 ZANow O. La communauté cit., p. 118. 434 APP, III/30/32, trascritto in AHR, FZ, vol. 69, p. 269 sgg. 435 APP, III/30/38-39. 436 APP, III/30/47.
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