Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

Costruttori di castelli 133 Evocando la struttura dell'esemplare repertoria Artigiani e artisti in Valle d'Aosta da! XIII secolo allêpoca napoleonica, di Bruno Orlandoni 473 , al quale esprimiamo la nostra gratitudine per aver voluto accogliere queste brevi note, proponiamo in ordine alfabetico i nomi di maestranze che sono emersi nel corso del nostro lavoro presso l'archivio della Collegiata. Tra questi ricorrono nomi di personaggi già noti agli studi come il fabbro Pantaleone de Lalaz e l'orafo Giacomo de Berthollino. Di grande interesse è inoltre la presenza di artigiani valsesiani, a testimonianza di una frequentazione continua tra la loro terra ela Valle d'Aosta, destinata ad una ulteriore intensificazione a partire dal XVII secolo. Un'interessante novità destinata forse - con il procedere degli studi - a fornire nuova luce sul complesso e variegato panorama dell'oreficeria valdostana del Quat– trocento è il nome dell'orafo PetrusAgnyvel, la cui bottega viene posta sono sequestra ed inventariata nel1485 474 • lnfine, indirettamente legata al panorama artistico valdostano del XV secolo, è la presenza in un atto datato 1477 di Ioanneta, moglie di Filiberto Rosaire e figlia quondam magistri Stefoni Mossetaz, figura di primaria importanza della scultura val– dostana {lB-3). PETRUS AGNYVEL, aurifober- 1485. Il nome di quest'orafo sino adora scono– sciuto e operante nel borgo di Sant'Orso è rivelato in un documenta contenente l'inventario dei beni presenti nella sua bottega, redatto nel1485 (lB-4, f. 15). jACOBUS DE BERTHOWNO, aurifober-1493-1508. Il nome dell'aurifober jacobus de Berthollino burgensis burgi Sancti Ursi, già pubblicato nelle fonti, compare con una certa frequenza nei documenti dell'archivio della Collegiata. Ciononostante non è stato reperito nessun dato illuminante circa la sua attività professionale. Egli è menzionato come testimone già in un documenta del1493 (2p, f. 504) e poi in una serie di atti dal 1502 al 1508, talvolta accompagnato da altri personaggi come la moglie Caterina o i fabbri Ludovico Payel o Pantaleone de Lalaz (lD-1, fasc. 2, f. 56; 1D-2, fasc. 2, f. 16?V; 2p, f. 48, 50, 58V). Nei Computa relativamente al mese di aprile del1506 è registrata la fornitura da parte dell'orafo di pesi di ferro perle porte dei recinti dei conigli selvatici. Il 14 ottobre dello stesso anno egli è testimone di una donazione fana da Francesco Hen– rici e Umberto de Uaval in favore di Giorgio di Challant 475 • È poi ancora menzionato in un documenta del 9 maggio 1508 e in un atto relativo al matrimonio della figlia jenina con un certo Vulpilliat stilato il21 maggio di quello stesso anno (lB-4, f. 218). 473 ÜRLANDONI B., Artigiani eartisti in Valle d'Aosta da/XIIIseco/o all'epoca napoleonica, Ivrea 1998. 474 La trascrizione dell'atto del 1485 relativo alla bottega di Petrus Agnyvel è in fase di pubbli– cazione negli atti delle sopracitate giornate dedicate a Giorgio di Challant. 475 Perla fornirura dei pesi in ferro v. CSU Il, p. 642, n. 5135; peril documento del 14 ottobre 1506 cfr. ÜRLANDONI B., Artigiani e artisti cit., p. 74.

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