Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di castelli 135 conosciuta concernente Pantaleone de Lalaz restituisce il ritratto di una personalità artistica dalle molteplici competenze attivo per la prevostura del Gran San Bernardo e soprattutto per Giorgio di Challant ad Aosta e a Issogne, dove viene indicato come uno dei probabili realizzatori della fontana del melograno 479 • Ricorrente è il suo nome nei Computa Sancti Ursi 480 e nei documenti della Collegiata, a testimonianza del prestigio e della notorietà acquisita dal personaggio. Egli compare in qualità di testimone già in un atto datato 1481 (1D-3, f. 85) e viene in seguito menzionato in altri documenti con lo stesso ruolo o anche come parte in causa: nel1482 (ID- 3, f. 39), nel 1502 (3D-7), nel1503 (ID-2, fasc. 2, f. 16]V), e più volte nel corso dell'anno 1505 (ID-1, fasc. 2, f. 33, 60, 70). Il suo nome si trova ancora in un atto di vendita del1507 (ID-3, f. 203) e in un atto di acquisto del 1508 (IB-4, f. 199). Al 1491 data inoltre il suo contratto di matrimonio con Antonia, figlia di jacobus Berneys di Cognee vedova di LUDOVICO REoLAZ, a sua volta fabbro (IB-4, f. 353"). NYCOI.AUS LoNGET (LONGEY),faber- 1505. In un atto del20 febbraio 1505 è citata una tale Claudia vedova del fabbro Nicolas Longet (ID-1, fasc. 2, f. 5]V), che -come testimoniato nei Computa -lavorava intorno al1500 per Giorgio di Challant alla realizzazione di serrature, chiavi e tournevent 481 • HUGONETUS MARTINET,faber- 1492. Il fabbro Ugoneto Martinet compare tra i testimoni di un atto datato 25 gennaio 1492 (1D-2, fasc. 1, f. 35). È più volte citato nei Computa Sancti Ursi per lavori pro ferrando porcos 482 • jACOBUS ÜCTYNAZ, [aber- 1502, 1515. jacobus Doctinaz, figlio di Giovanni e nipote di Pietro, è un fabbro di origine valsesiana, proveniente verosimilmente da Carnpertogno, operante in Valle nel1502 (ID-1, fasc. 1, f. 269). Altri membri della famiglia Octinaz, tutti fabbri di professione, sono citati nei documenti di quegli anni: in particolare Bartolomeo (3p, f. 132b"), ... Yolius ejohannodus (2p, f. 418). ANTHONIUS DE lA PECZA, lathomus- 1481, 1492. Il30 dicembre 1481 il ma– gister Anthonius de la Pecci è citato insieme al figlio emancipato Giovanni in un atto di vendita in cui compare anche Jean de Chetro (1D-3, f. 43). È identificabile con il magistro Anthonio de Lapecza lathomo burgensi Augustae citato in un documento del 15 giugno 1492 (ID-2, fasc. 1, f. 6]V) 48 3. 479 ÜRI.ANDONI B., Artigiani edartisti cit., pp. 255-256. 480 csu Il, p. 1304. 481 CSU 1, p. 52 n. 412, p. 102 n. 881, p. 368 nn. 3068-3069, p. 374, n. 3129; v. anche ÜRLANDONI B., Artigiani edartisti cit., p. 265. 482 Si tratta probabilmente di operazioni di inserimento di anelli metallici in corrispondenza dd naso dei maiali. V. CSU 1, p. 358, n. 2975, p. 418, n. 3528; tomo Il, p. 478, n. 3900, p. 502, n. 4087, p. 659, n. 5264, tomo III, p. 1119, n. 9357. 483 Un Antonius Pecza è citato anche nei Computa, v. CSU Ill, p. 1141, n. 9523.
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