Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di castelli 139 ple et furieux"-, mentre risorge la stella dei Saint-Pierre. Rappresentati da ben tre potenti canonici della cattedrale- i due fratelli Bonifacio e Giovanni e illoro nipote Luigi, primo magisterfobricae della cattedrale - e da diversi membri laid, i signori de Sancto Petto ridiventano gli unici proprietari dell'edificio. La fortuna Saint-Pierre si esaurisce all'inizio del Cinquecento insieme alla fami– glia stessa che si estingue. Giacomo di Saint-Pierre ha solo due eredi femmine- una delle quali, Françoise, "un peu pesante et materielle", come precisa il sempre eufemi– stico DeTillier- e castello, feudo e titoli passano al suo genero Giovanni Vulliet, ma– rito di Guglielmina. Nonostante il peso politico del nuovo proprietario - segretario di stato del duca Carlo II di Savoia - anche l' epoca Vulliet dura poco. Alla motte di Giovanni il castello passa al suo primogenito Carlo e da questi a Jean-Pierre. A fine secolo, giunti con Jean-Pierre alla terza generazione, i Vulliet già litigano sulla cessio– ne del feudo che, nell'arco di una decina d'anni di trattative, passa a Pierre-Uonard Roncas. Pierre-Uonard figura come unico proprietario di tutto il castello nel1605, poco prima che le sue fottune a corte crollino rovinosamente. Viene imprigionato per alto tradimento e privato dei feudi che passano a Francesco di Brichanteau e poi, nel 1624, al conte Camillo Taffin. Reintegrato nei possedimenti Pierre-Uonard la– scerà alla morte, nel 1639, il castello al figlio Pierre-Philibert che, come testimoniato dal De Tillier, lo trasformerà in una dimora di delizia: una delle più prestigiose della Valle in epoca barocca. È sempre DeTillier a riassumere i modi della successione a Pierre-Philibert Ron– cas, mono senza eredi maschi nel1683. La linea ereditaria ritornava in campo fem– minile a Giovanna Maria Cristina, primogenita di Pierre-Philibert; Giovanna aveva sposato Felice Emanuele Maillard Tournon barone de la Croix e per il tramite della loro figlia Cristina, sposa a Carlo Gerolamo Bagnasco del Carretto, il castello passava alla loro figlia Maria Veronica Bagnasco del Carretto e a suo marito Carlo Alberto Francesco Biandrate di San Giorgio conte d'Ales 490 • Da Maria Veronica il castello passava poi al figlio Giovanni Battista e poi al nipote Guido Francesco Maurizio 491 • Sotto i nuovi proprietari, residenti in Piemonte e del tutto disinteressati alle vicende valdostane, l' edificio cominciava pero a subire i primi vistosi effetti di degrado, già segnalati verso il 1740 da De Tillier. Con testamento, datato 11 maggio 1778, Guido Francesco Maurizio 492 passava 490 Questi passaggi erano di farro contemporanei perché sia Giovanna Maria Cristina che sua 6glia Cristina erano premorre al rispettivo padre e nonno, Pierre-Philiberr Roncas. Il passaggio ereditario era quindi direttamente da Pierre-Philiberr alla bisnipote Maria Veronica e a suo marito il conte d'Ales. 491 Guido Francesco Maurizio risulta signore di Saint-Pierre già nd 1712, ma «infante del fu signor marchese Giovanni Battista»: AHR, FR. categoria 6c, mazzo XII, n. 59. Giovanni Barrista, per contro, appare per un brevissimo periodo arrorno al 1709 492 AHR. FR, categoria 7, mazzo XIII, n. 19, 1770.
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