Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

Costruttori di castelli 141 nara, che termina dopo una vencina di merri di fronce ad un corpo fabbricato: la torre scalare dentro alla quale è ospirato uno splendido viret, il più bello della Valle dopo quello del castello di lssogne. Questa rampa che i documenti ancichi definiscono a volte corcile, è delimitata alla propria desrra da un vano interrato coperto a botte, su cui poggia il giardino del castello. Questo giardino si spinge olrre il termine del vano interrato ed olrre la torre scalare del viret, fino al margine orientale del castello, e coscituisce oggi una sotta di balconata affacciata sulla chiesa parrocchiale, sul paese e sulla valle, lunga come tutto il corpo fabbricato. Questo si sviluppa sulla sinistra della rampa. Comincia con la tour du canon e continua poi, senza apparenci soluzioni di continuità, con un corpo residenziale a due piani - che chiamero "appartamenci nord" -, seguito dalla grande torre che è la torre maestra del castello - al cui fianco meridionale è appoggiara la torre scalare del viret -, seguita a sua volta dai corpo del salone d'onore. Questo termina allo stesso livello a cui termina il giardino ed è fiancheggiato a nord da una sorta di balconata con parapetto merlaro che i docu– menti barocchi chiamano "galarietta". Verso nord all'alrezza della parte terminale del corpo residenziale a due piani degli appartamenci nord, prima della torre maestra, si innesta un'ultima structura a torre, affiancara da un complesso di latrine, che sporge a spigolo dalla fronte settentrionale del maniero, alrrimenci piatta. Questa srruttura, che chiamero sempre "torre nord", in alcuni documenti è definira stranamente tour ronde, forse per giuscificare un assetto originario poi parzialmente modificato dai restauri ottocenteschi. 23.3 IL CASTELLO AL CULMINE DELLA SUA ESPANSIONE TRA XVII E XVIII SECOLO Fin qui la struttura attuale del castello. Ma fonci sia visive che scritte permettono di ricostruire integrazioni di dimensioni impressionanti. Come ho detto, infarci, cio che resta oggi è sl e no la metà di cio che era il castello ancora all'inizio dell'Otto– cento. Una prima integrazione è già possibile rileggendo la pianta seicentesca del Bellano. Da questa vediamo che: A Fuori della cinta attuale del castello, a lato dell'ingresso, nello spazio oggi libero compreso tra la cinta muraria e la rampa di accesso, si trovava un corpo fab– bricato adibito a scuderia. B. Questo corpo terminava a valle in una torre a strapiombo sul sagrato della sottostante chiesa parrocchiale. Affacciandosi alla ringhiera che chiude oggi lo stra– piombo è possibile vedere ancora gli innesci del muro di questa torre nel muraglione di sostegno della rampa di accesso. c. n tratto centrale del giardino, compreso rra i due denti avanzaci verso la chiesa, corrispondente al segmenta arretrato verso il castello, ali' altezza del viret e adiacente allo stesso, era occupato da un fabbricato residenziale che chiamero "ap– partamenti sud". D. Questo corpo degli appartamenti meridionali delimirava a est una sorra di

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