Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di castelli 145 imbastire una prima serie di ipotesi sulle origini del castello. Data la tipologia del sito è verosimile che il castello di Saint-Pierre sia nato in forma di "castello primitivo di montagnà' in date imprecisate tra il Xe il principio dell'XI secolo. In origine del ca– stello doveva far parte innanzituno una torre maestra. Non sappiamo se coincidesse con quella anuale. Questa, per dimensioni, spessori murari, impostazione, a quanto se ne puo vedere, sembrerebbe un poco più tarda, allineabile ad una lunga serie di torri databili tra la fine del XII e il XIII secolo. In tai caso dovremmo comunque immaginare che la torre attuale avesse preso il posto di una più arcaica, quasi di certo collocata sullo stesso sito. La torre doveva essere circondata da una cinta muraria. La natura del roccione e la sua orografia permenono di ipotizzare con huon margine di sicurezza che il tracciato di questa cinta non dovesse staccarsi molto da quello che è il perimetro anuale del castello. È poi verosimile che fin da date decisamente alte, almeno dalla fine dell'XI secolo, all'interno della cinta si fossero costruiti il forno, che dobbiamo intendere come forno banale, controllato dai signore ma fruibile da tutta la comunità, e i prirni stabili residenziali. Questi mi paiono individuabili con sicurezza in quelli che ho chiamato "appar– tarnenti meridionali". Gli estimi seicenteschi li descrivono con chiarezza precisando che constavano di un interrato a due vani, sormontato da due vani al piano terreno, da altri due vani al primo piano e da un galetas nel sonoteno. A questo corpo si con– neneva, nello spigolo sudest, di rimpeno al campanile della parrocchiale, una sotta di piccola torre. Tutti i documenti noti, che, come vedremo, permenono di ricostruire con preci– sione le trasformazioni del XVI secolo, citano questi appartamenti come già esistenti e anche la loro collocazione planimetrica conferma cio che sappiamo dei meccanismi di trasformazione dei castelli primitivi. Sappiamo infarci che già dall'XI secolo questi avevano cominciato a complessificarsi tramite l'aggiunta di stabili residenziali, posti di riscontro e a pochi merri di distanza dalle torri maestre, di solito appoggiati alla cinta muraria esterna verso sud, cioè sullato di maggior insolamento. È il caso docu– mentato di Cly e di Saint-Germain- ma anche di Blonay (e quasi di cerro di Bard) -che qui a Saint-Pierre sembra riproporsi in maniera pressoché identica. A proposito di questi appartamenti meridionali i documenti permenono di sta– bilire: A. Che i loro interrati sarebbero stati in parte - per la precisione nella metà occidentale - sonoscavati solo nd XVI secolo, per ordine di Carlo Vulliet. La cosa puo sembrare strana ma abbiamo già visto casi analoghi sia a Fénis, dove Bonifacio di Challant faceva scavare il "penu" sono la sala bassa, che ad lssogne, dove al tempo di Giorgio di Challant si scavava sono la "cuisine vieille". B. Che le due sale del piano superiore sarebbero state unificate in una data tarda: mentre sono ancora citate separatamente negli estimi degli anni Onanta del Sei-
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