Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

Costruttori di castelli 147 della cattedralé 97 • Ora sarà un caso ma a trovare il primo costruttore del chiostro, il lathomus Pierre Berger, a Chambéry era stato mandato proprio il "dominus Johannes de Sancto Petro" 498 , mentre la firma del contratto tra lo stesso Berger e i membri del capitolo della cattedrale avveniva alla presenza, come testimone, del "nobilis ac po– tentis viri lohannis condomini Castri Sancti Petri Castri Argenti" 499 • Ora mentre il primo potrebbe anche essere il canonico della cattedrale, il seconda è sicuramente un altro personaggio. "Nobilis ac potentis", infatti, nel linguaggio curiale tardomedie– vale, erano gli epiteti dei cavalieri, non dei prelati e del resto il canonico Giovanni di Saint-Pierre nello stesso documento figurava già tra i membri del capitolo aventi par– te nella contrattazione, non poteva quindi essere allo stesso tempo anche testimone. Questo Giovanni non deve neppure essere confuso con il Giovanni a cui il castello era stato infeudato trent'anni prima. È individuabile piuttosto in un suo nipote, cioè nel miles Giovanni di Saint-Pierre citato alle Udienze Generali del 1430 come nipote di Umberto di Saint-Pierre, figlio di Giovanni 1, - e quindi nipote anche dei due canonici Giovanni e Bonifacio - ed è forse nuovamente ravvisabile in un altro documenta del31 agosto 1461 in cui il canonico Luigi di Saint-Pierre, suo cugino, agisce a nome dei suoi parenti "Raimondo e figli di Giovanni di S. Pierre" 500 • Ora il fatto che non solo i membri religiosi ma anche i laici della famiglia de Sancto Petro fossero a vari titoli implicati nella costruzione del chiostro della cattedrale mi pare ben più che un indizio. Una datazione del portale di Saint-Pierre ad anni non lontani da quelli della costruzione del chiostro, su commessa dei Saint-Pierre coinvolti nella costruzione dello stesso chiostro, mi sembra sempre molto credibile, anche se va pre– cisato che nulla sappiamo su quale fosse la collocazione esatta di questo portale, che non è detto coincidere con quella attuale. 23.6 IL CASTELLO DEI VUlllET La vera trasformazione del castello in grande residenza "moderna" sembra pero datare ad un' epoca posteriore. È testimoniata, questa trasformazione, da uno di quei 497 ÜRLANDONI B. Architettura in Valle d'Aosta. Il Quattrocento, Ivrea 1996, pp. 75-76. 498 DAL T!o R. Il chiostro della Cattedrale di Aosta, Aosra 2006, nora 6 a p. 94: "Item libravi Anthonio Rosseti Fratri domini lohannis de Olomonte pro adducendo magistrum Petrum Ber– gerii magistrum operis claustri quem dominus Johannes de Sancto Petro conduxerat in Chambe– riaco ad dictum opus". 499 Ibidem p. 146. 500 ÜRLANDONI B. Architettura in Valle d'Aosta. Il Quattrocento, lvrea 1996, pp. 75-76. Quan– do scrivevo queste frasi ero ancora convinto dell'esistenza di due canonici Saint-Pierre di nome Giovanni: uno fratello di Giovanni 1 cirato dai de Tillier, e l'altro fratello del canonico Bonifacio, e quindi figlio di Giovanni 1; in realtà il Giovanni canonico sembra essere stato solo uno, verosi– milmente figlio di Giovanni I e zio di Giovanni miles. Sarebbe quindi de Tillier a sbagliare e per correggeme l' errore basra spostare il suo Giovanni canonico dalla generazione di Giovanni 1 a quella successiva.

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