Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

Costruttori di castelli 155 e propri architetti progettisti, del rango dei Michele de Ecdesia, Petrus de Aymo o Raymundus Quarti ad Issogne, Filiberto Bracea e Johannes Bibel a Sant'Orso, Yolli de Wuetto ad Etroubles e Gignod, Antoine Goyet a Fontainemore e Gressoney. La notizia che i due avrebbero lavorato al castello per i Vulliet "par plusieurs années or– dinairement et sans discontinuation", confermerebbe anche una tendenza che i testi dell'epoca sembrano documentare con una certa regolarità: quella a scegliere un ca– pomastro capace a cui affidare la responsabilità della gestione della costruzione e ma– nutenzione di un edificio e a tenerlo poi in quell'incarico per periodi molto lunghi. In altri termini è chiaro come Nicola Torto e Claude Vulliermet siano stad dei veri e propri "magistri castri Sancti Petri" cosl come all'inizio del Quattrocento Johannetus de Cusie era stato il magister castri Arnaville" per conto di Amedeo di Challant, o come alla fine del Quattrocento Petrus de Aymo, Michele de Ecdesia e Raymundus Quarti erano stad i "magistri castri Issognie" per conto di Giorgio. È verosimile che ad uno dei maistres citati dai testimoni si debba assegnare una marca di tagliapietre incisa due volte sotto il tredicesimo e sotto il nono gradino dal basso dello scalone a chiocciola. Formalmente, il segno ricorda le marche distintive degli architetti e dei capoma– stri tedeschi della fine del Quattrocento 0 dell'inizio del Cinquecento. n suo signi– ficato resta perora intraducibile ma l'impressione di trovarci di fronte ad una vera e propria firma è molto forte. Se cosl fosse avremmo nel viret di Saint-Pierre una delle pochissime opere "firmate" dell'architectura valdostana, a conferma della qualità del monumento e della lucida coscienza dei suoi costruttori5° 8 • 23.8 LE CAMPAGNE DI CARLO VULUET 1 lavori lasciad interrotti da Jean Vulliet sarebbero stati ripresi e terminati da suo figlio Carlo, divenuto signore del feudo nel1549 e motto nel1574. Carlo avrebbe fatto terminare la costruzione delle due torri iniziate dal padre - del cannone e nord - e quella del salone con la sua decorazione, compreso il monumentale camino. Poi avrebbe fatto sistemare i cortili interni e il "gabinet sus existant ... audevant des crot– tes", che alcune deposizioni chiamano anche "gabinet des armes". Carlo faceva ancora costruire "les crottes ... près la première porte qui sont à présent estableries", vale a dire quella che i documenti di fine Seicento chiamano "scuderia vecchià', che pero doveva restare almeno parzialmente incompiuta, priva delle coperture; poi "le poelle existant du levant de la grand cuisine", da intendere peril piccolo corpo situato a fianco della cucina antica, nel cortile orientale a ridosso del forno. Poi ancora "les petits gabinets jouxte ledit poelle existants du costé du clocher dudit lieu de St. Pierre" che non sappiamo se localizzare dentro alla torre di fronte al campanile oppure tra il "poelle" e la torre in questione "et encor la dispense 508 Gli unici altri casi che ho presenti sono quelli relativi alle lapidi di fondazione delle chiese di Fontainemore e Gressoney con il nome dellathomus Anthonius Goyec di lssime.

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