Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

156 Bruno Orlandoni qu'est soubs la chambre existante près de la grand cuisine du couchant et du costé de l'eglise de St. Pierre", vale a dire ancora un grande scantinato sotto la pane più occidentale dell'appartamento meridionale. Il che lascia imendere che l'antico edi– ficio degli appartamenti sud in origine doveva essere privo di scantinati oppure, più probabilmente, che ne fosse dotato solo nella sua metà orientale. Ulteriori interventi voluti da Carlo Vulliet sarebbero consistiti nella costruzione degli srabili di Pra Conta "soubs et prez ledit chasteau" e in una lunga serie di abbel– limenti vari all'interno del castello, tra i quali una deposizione ricorda almeno la co– struzione della "cheminée de la chambre du figuier" e quella "de la grand cuisine". Va da sé che la localizzazione di questa "chambre du figuier" è per ora impossibile. Ul– tima tranche di lavori quelli voluti nell'ultimo quarto del Cinquecento da Giovanni Pietro Vulliet, primogenito di Carlo. Questi lavori si sarebbero limitati alla copertura della scuderia vecchia all'ingresso del castello,\rimasta interrotta al tempo del padre, e alla sistemazione della ferra tura della finestra del "gabinet des armes". 23.9 LE PERMANENZEVUUlET NEL CASTEllO ODIERNO E L'ARCHITETTURA VAIDO– STANA ATTORNO ALlA METÀ DEL CINQUECENTO Al momemo attuale nel castello si possono individuare almeno due serie di elementi fondamentali che è comunque possibile ricondurre alle committenze dei Vulliet. La prima serie è ravvisabile nelle numerose cannoniere che segnano tutta la sequenza delle pareti del fronte nord dell'edificio. Si tratta di una tipologia di canno– niere patticolari nello sviluppo dell'architettura valdostana, tipiche di una fase ormai avanzata nella diffusione delle bocche da fuoco. ln Valle d'Aosta esemplari analoghi si trovano nelle cinte murarie esterne del castello di Verrès, ricostruite a partire dai 1536 sotto la direzione del capitano spagnolo Pietro de Valle 509 • Sappiamo che altri interventi di fortificazione si sarebbero attuati negli stessi anni alla torre dei Balivi su ordine del balivo Leschaux e al castello di Saint-Germain, nei bastioni interni, su ordine sabaudo 510 • Lintervento di Vulliet a Saint-Pierre dovrebbe collocarsi nella stessa logica politico militare di questi altri saggi. Siamo al tempo delle guerre con la Francia e dell'invasione della Savoia e del Piemonte. La Valle d'Aosta è l'unica regione del Ducato a non essere stata invasa e Renato di Challant, Ferrante Gonzaga e il balivo Leschaux operano di concerto ipotizzando nuove cime murarie attorno ad Aosta, allestendo fabbriche di arroi e polvere da sparo, facendo fondere cannoni e colubrine, e rinforzando e modernizzando le cinte di castelli più antichi 511 • Nieme di 509 BoRI M. Le fortificazioni di Ve7Tès nei documenti deO'archivio Challant (1536-1538), in "Atti della Società di Archeologia e Belle Arti", VIII 5, Torino 1917. s•o AHR FG, cart. X, cl. 1, p. 464. 511 Sul problema degli armamenti e della fortificazione della Valle attorno alla data dd 1536 v. ORLANDONI B. Architettura in Valle d'Aosta, Dalla Riforma alXXsecolo, lvrea 1996, capitolo 2, !;architettura militare del Cinquecento.

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