Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di castelli 159 e ill537 al castello di Verrès per conto di Renato di Challant sotto la direzione di Pietro de Valle si siano poi spostati rra ill540 e il 1542 a lavorare alla torre dei Ba– livi per ordine di Leschaux. In questo senso alcuni di questi tagliapietre avrebbero potuto provenire già prima dal cantiere di Saint-Pierre che possiamo immaginare in funzione prima dell536, se vogliamo accettare la testimonianza del vecchio Nicolas di Luigi Davy che fissava la campagna Vulliet rra il1530 e ill535. Tra i motivi decorativi ancora superstiti nel castello si possono ancora ricordare le due grandi finestre crociate delle pareti est e sud del salone, con il motivo delle teste di leone da cui escono i montanti centrali delle crociature. Motivi analoghi romano nelle mensole di due camini nelle due sale del piano terreno e del primo piano della "torre nord". Sempre cinquecentesco sembra anche il tema decorativo del davanzale in pietra della finestra meridionale, che si arrotola su se stesso quasi come se fosse un foglio di carra o di pergamena. Ancora alla stessa temperie culturale che segna l'ultima fase del gotico in Valle è riconducibile infine il monumentale camino interno alla sala. Questo è decorato al centro della sua mensola frontale da uno stemma Roncas, con il sole e la luna (tagliato d'argenta e d'azzurro, l'argento caricato di un sole di rosso, l'azzurro di una mezza luna crescente di argento), inquartato al primo e al quarto di uno stemma che al secondo e al terzo è di Saint-Pierre. La presenza di questo stemma sembrerebbe voler alludere ad una committenza Roncas e potrebbe comportare una datazione di tutto il monumentale camino su cui lo stemma è scolpito. Di fatto, se si osserva l'as– setto dello stemma, si puà notare subito che la superficie superiore delle figure (luna e sole) dei due quarti Roncas, si trova sullo sresso piano di profondità di quello che nei due quarti Saint-Pierre è il campo, cioè il fondo, ben al di sotto delle figure; men– tre il campo dei due quarti Roncas si trova ad un livello di profondità maggiore di quello di qualsiasi elemento dei due quartidi stemma Saint-Pierre. In altri termini, per essere più chiari, possiamo dire che i quarri Roncas dello stemma sono scolpiti più in profondità di quelli Saint-Pierre. Cià significa che i due quarti Roncas sono srati rilavorati. Si sono rasare le figure che li dovevano decorare in modo da ottenere due superfici lisce e su queste poi si è compiuta un'opera di reintaglio scendendo sottosquadro con un nuovo campo più profondo che lascia in vista profilate a rilievo le nuove figure. Ora delle figure primitive non resta più traccia ma credo che non possano esistere dubbi sul fatto che doveva trattarsi del crescente con le reste di cin– ghiale dei Vulliet 518 • Dal documenta dell603 sappiamo ora di poter datare il camino al terzo quarto del secolo, alla committenza di Carlo Vulliet. 518 È verosimile che gli stemmi Vulliet all'interno del castello fossero moiti. Una foto inedita del Fondo Brocherel del BREL rintracciata da Sandra Barberi, per esempio, raffigura un ovale con stemma partito d'alleanza Vulliet e Cortella (v. BREL Fonds Brocherel347). Non ne conosciamo l'ubicazione originaria ma l'oggetto è comunque significativo di quella vera e propria volontà quasi animale "di marcatura del territorio" che ha pesantemenre segnato nei secoli tutti i comportamenti della nobiltà tardomedievale e moderna.
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