Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

164 Bruno Orlandoni effetcivamente manifestatisi all'epoca. Un'altra punta di prestigio del tutto analogo appare ora dalle ricerche svolte dalla Soprintendenza regionale ai Beni Culturali. È il complesso residenziale dei Lostan nel centro di Aosta, che le dendrometrie rivelano essere frutto di due grandi campagne principali, una condotta nel 1529 da Matteo de Lostan- castellano di Montjovet e di Châtel-Argent dal1520 al1539 -l'altra più tarda, condotta verso il1569 536 • Questa architettura di punta, se escludiamo il settore specifico dell'ingegneria militare, appare ancora tutta in sostanza di impronta tardo– gotica. Linguisticamente arretrata, quindi, ma di un livello qualitativo ineccepibile. Tanto che, a voler essere chiari, dopo i vercici segnati da punte come il viret di Issogne o come la volta dell'ultima campata della sua cappella, dovremo proprio annoverare opere come il viret di Saint-Pierre, come il camino della sua sala, oppure come il por– tale del palazzo Lostan ad Aosta, mentre le finestre crociate, a mezza croce, o a luci semplici, ad architravi più o meno carenati domineranno il campo a Saint-Pierre e al palazzo Lostan come alla casa Guidonis di Chambave, datata 1550. Si dovrà quindi tenere conto di come la costruzione della nuova facciata della cattedrale, di linguaggio ormai pienamente lombardo, non abbia costituito un pun– to tornante definitivo e, anzi, in architettura, sembri aver rappresentato un unicum ancora per diversi decenni. 23.10 IL DECLINO DEL CASTELLO TRA XVIII E XIX SECOLO La lettura dei documenci e le analisi che ho condotto sul castello insieme a Mari– lena de Biase e Maurizio Bracco hanno fornito un ulteriore serie di informazioni utili a comprenderne meglio alcuni aspetti della storia. Mi limitera ad alcune osservazioni che propongo in una sorta di visita ideale, seguendo un percorso di avvicinamento dalla strada. Innanzitutro subito imboccando la rampa di salita si puà osservare come sul roc– cione su cui poggia il rivellino siano visibili diversi scassi effettuati probabilmente per favorire l'appoggio di palizzate o strutture difensive leggere. Altri interventi di scasso del roccione su cui poggia il castello sono visibili alla base della "tour du canon" e nel cortile interno di fronte al portale del viret. Lavori di questo tipo sono citati nei documenti relativi a castelli della Valle fin dal XIII secolo, in particolare dai cantiere sabaudo di Bard dove si realizzava tutto il fossato esterno. Credo che alcuni degli scassi dei roccioni di Saint-Pierre, in particolare proprio questi esterni e quelli di fronte all'ingresso del viret, possano essere assunti a testimonianza delle più antiche fasi di crescita del castello. Lo spazio semicircolare interno ali'ansa della rampa dal Bellano è definito "pe– schiera". Vista l'assenza di qualsiasi sua funzione militare o difensiva credo che questo 536 AA.W. La maison Lostan: indagini, progetti interventi, in Bollettino della Soprintendenza peri Beni Culturali, n. 1, Aosta 2003-2004.

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