Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
166 Bruno Orlandoni sono trovare tracee sono il velo d'erba del giardino, nel corso dei lavori di consolida– mento della volta sottostante. Il roccione all'interno dell'ingresso, a sinisera, su cui poggia la parete meridiona– le della tour du canon, ha altre evidenti tracee di scassi. Devono essere stati realizzati per appoggiarvi le murature della spalla nord dell'androne che reggeva la camera e i passaggi che sovrastavano l'ingresso. 1 lavori di restauro degli anni 80 hanno portato in luce anche un tratto del muro perimetrale nord degli appartamenti meridionali. Tutto lascia supporre che scavando il segmento centrale del cortile se ne possa recuperare interamente l'interrato, il cui riempimento deve essere stato effettuato usando i materiali di demolizione dell'edi– ficio sovrastante. Oggi l'unico interrato presente nel castello, oltre a quello a destra dell'ingresso, è una cantina a cui si accede da una scala posta nel vano voltato a botte del piano terreno degli appartamenti nord. Questa cantina, in realtà, è solo apparentemente interrata, perché di fano è il piano terreno, poggiato sulla base del roccione, di quella che ho sempre chiamato torre nord e che il documento del 1603 chiama tour ronde. ln realtà dalla lettura dei documenti sembra che di vani sotterranei ce ne fossero mol– ti altri. Uno sicuramente ancora esistente è sono il salone d'onore, dove i testi citano una cantina (la cave des tonneaux) e una prigione. Antonio Sergi vi è entrato dalla fe– ritoia esterna sono la galarietta nord e ha visto una scala che si incastra praticamente sono il pavimento del salone, sigillata dai pavimento stesso, nella parte adiacente al muro est della torre maestra. Non sappiamo come vi si potesse accedere. Tutto pero sembra indicare l'esistenza anche di altri vani sotterranei, sono gli appartamenti nord, in particolare sono la cucina. Queste presenze andrebbero pero verificate. La torre del viret era sicuramente più alta di quanto sia ora. Un'analisi attenta delle diverse vedute ottocentesche e confronti tra le stesse e con la struttura attuale inducono ad affermare che i restauri Boggio/Bollati abbiano portato alla demolizione di un intero piano della torre. La porta che attualmente dà accesso alla terrazza sopra il viret dall'interno del quarto piano della torre maestra, in realtà in origine doveva essere la porta che dall'ultimo piano del viret dava accesso alla parte terminale della torre. Sempre per quanto riguarda il viret la sua parete sud oggi mostra una bassa porta murata al piano terreno e una finestra ali' altezza del primo piano. La finestra in origine era una porta. Si trattava dei due passaggi che permettevano il collegamento tra il viret e i due piani degli appartamenti meridionali. È possibile che il viret oltre a salire ai piani alti scendesse in profondità dando accesso ad uno o più interrati. Sarà interessante verificare se questa parte sotterranea esista veramente e, in tai caso, se fosse stata realizzata in muratura oppure fosse stata scavata nella roccia. Il corpo del salone ha mantenuto approssimativamente la sua altezza originale, ma il vano interno del salone era decisamente più basso. La sua parte superiore era infatti occupata da una sorta di secondo piano in forma di galetas, citato dai docu-
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