Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

Costruttori di castelli 15 di Santa Maria 22 . Un terzo centro demico poteva infine trovarsi anche all'interno della corte bassa del castello, quella comprendente anche la cappella castrense2 3 • Il documento, in questa prima porzione, non rivela purtroppo altri indizi utili alla risoluzione dell'enigma. Un ultimo punto riguarda i materiali utilizzati per la realizzazione del forno, pierre spaccate e cavate per l'occasione 24 e legna proveniente dalle riserve del signore o acquistata sul mercato: colpisce, oltre alla quantità di legno necessaria al funzio– namento dei due forni (numeri che devono fare riflettere sull'importanza, il costo e l'utilizzo spinto di questa risorsa che fecero i cantieri medievali), anche il fano che si parli di tronchi trasportati per via fluviale (aquariendo), e dunque provenienti da riserve di legname verosimilmente situate in alta valle 25 . Il punto successivo del documento è dedicato nello specifico al cantiere edile della torre circolare. Come già analizzato in altra sede, a cui si rimanda per le consi– derazioni in merito alla natura ed alla verifica delle misure riportate nel rendiconto 26 , la notizia più interessante è contenuta nel nome del mastro costruttore dell'edificio: si tratta di un muratore locale, Bertero o Humberteto di Bard, personaggio che ritro– viamo nei contemporanei conti della Castellania di Bard trascritti da Joseph Rivo– lin27. Grazie alla lettura di questi ultimi, possiamo saperne qualcosa di più: si tratta di un lathomus, un maçon, possessore di vigne e di prati destinati a pascolo, fratello di Wuillelmus e marito di lohaneta, e muore, a giudicare dai documenti consultati, tra il 1277 ed il 1278, quindi soli 3 anni dopo la compilazione della pergamena in esame. lnoltre in quella occasione i suoi averi (compresi gli utensili) vengono incamerati per escheyta dal Conte di Savoia, informandoci sull'attività di usuraio del personag– gio (ela notizia ci permette dunque di affermare che le due professioni potevano tranquillamente convivere). Berteto viene pagato 128 lire per la realizzazione del donjon, ma non vi è certezza che debba anche sovrintendere all'operazione generale di direzione del cantiere: si tratta di un esponente locale di un'aristocrazia del "saper fare", sicuramente di spicco in Valle, strettamente collegata, come vedremo, ad un élite di livello, diremmo oggi, europeo 28 . Interessante inoltre che dal denaro dovuto 22 "ab aqua que vocatur volgariter Doyris usque adCastrumArgmtn4m, prout importantclausurae vetu~ dicti CastriArgmui qui vocatur Floris, usquead rupem CastriArgentez~ (DAUDRY D. 1967, op. cit., p. 13). 23 Sondaggi recentemente eseguici in differenci punci della bassa corte hanno rivelato la quasi tota– le assenza di sttatigrafia archeologica, risultato da imputarsi probabilmente alle profonde trasformazioni subite dal complesso in occasione della sua riconversione agricola. Non ci è dunque possibile affermare, né smencire, con sicurezza l'esistenza di strutture civili interne alla seconda cinta muraria. 24 Supra, vol. Ill, nota 3. 2 5 Supra, vol. Ill, note 16 e 17. 26 SARTORIO G. 1 CoiiTELAZZO M . 2009, op. cit. Tl RlvOUN J. G. Uomini e terre in unasignoria alpina. La castellania di Bard ne!Duecento, in BAA, XXVIII, Aoste 2002. 28 SARTORIO G. 1 CoRTEIAZZO M . 2009, op. cit. Si tratta inoltre di un impresario ed artigiano

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