Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di castelli 179 Philiberto Bracea lathomo, pro tachio sibi dato ad transmutandum magnum por– tale ante ecclesiam Sancti Ursi: X florenos, faciendo parvum portale illic prope: II florenos, faciendo unum morla de tosis super dictis portalibus et meniis, prout est, sumptuando matheriam per ipsum, excepta calce et arena: XVI florenos; imbochian– do dictum murum duobus bochci: XVIII grossos; magis, ad liniendum sive imbo– chiandum dictum murum ante pictorem et faciendo pontes pictorum libravit eidem magistro Philiberto: -XXXIII florenos, II grossos" 543 • La data di questi ultimi eventi non è precisata ma le due registrazioni più vicine sono del25 marzo 1507 e del successivo 1 aprile5 44 • ln effetti i vari capitoli di spesa hanno una loro coerenza: si paga l'architetto e tagliapietre Bracea per trasforma– re (transmutare) un grande portale "davanti alla chiesà' e per aprirne (/acere) uno più piccolo vicino, evidentemente nuovo; per sistemare un cornicione di travertino (mor/a de tosis) sopra questi portali e sopra il muro in cui si aprono; per intonacare (imbochiare) il tutto con due mani di intonaco e soprattutto per rasare bene le pareti (liniare) intonacate, preparandole per l'intervento dei pittori che dovranno decorare il rutto. Bracea per questi pittori erige anche i ponteggi e maestro Stefano è effettiva– mente allavoro coi suoi collaboratori tre mesi dopo. Ora una lettura attenta di questi due e di altri capitoli di spesa permette di stabi– lire in maniera a mio avviso assolutamente sicura che i portali in questione non erano quelli della chiesa, ma quelli del muro di cinta del complesso !.lfsino, che collegava il lato ovest del campanile con il priorato, racchiudendo al proprio interno il ristretto cortile - più che piazzetta - di accesso alla chiesa stessa. lnnanzitutto il portale della chiesa nei computa è citato più volte, sempre come "porta ecclesie" o come "porta– le ecclesie", mai come "portale ante ecclesiam" 545 • La porta della chiesa- "portale ecclesie" - è riconoscibile con chiarezza nei conti perché viene interamente rifatta tra il 1494 e il 1495 dallathomus Michele de Ecclesia. 1 capitoli di spesa la dicono sormontata da una finestra e da un "tectum" che la racchiudeva insieme alla finestra: inequivocabilmente una struttura a forma di tetto, cioè a due spioventi, vale a dire la ghimberga della facciata della chiesa. È effettivamente tutto cio che si puà vedere ancora oggi al centro della facciata di Sant'Orso. n portale "ante ecclesiam'' invece era ~ormontato da un "morlà', cioè da un cor– nicione, vale a dire una struttura rettilinea, orizzontale, come si addice al coronamen– to di un muro di cinta. Tra l'altro è anche evidente che non aveva molto senso rifare dopo 10 anni una struttura che al momento del cantiere di Filiberto Bracea doveva essere sostanzialmente nuova. E cosl ha un senso preciso la sequenza complessiva di tutte le commesse ursine di Giorgio di Challant: all'inizio degli anni Ottanta si ri– fanno il coro e l'abside della chiesa; poi li si riarreda con un nuovo altare e con nuovi 543 CSU II 6379. 544 Rispettivamente CSU II 6371-6374 e CSU II 6382. 545 CSU 1416 e CSU 1713.
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