Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
184 Bruno Orlandoni qui più noto della famiglia; Vicebalivo e vicecastellano di Châtel-Argent nell'ultimo decennio del secolo, sarebbe scomparso tragicamente sotto una valanga dalle parti di Bosses tra il1502 e il1509. È un altro grande committente d'acte e di architettura. Fin qui potevamo attribuirgli la decorazione della facciata del convento di Santa Caterina e la vetrata con san Francesco nella navata centrale della cattedrale. Al pa– gamento di questa opera avrebbe pero potuto collaborare anche il fratello Maurizio, canonico della stessa cattedrale. È chiaro infatti come la comunanza di nome rra il vicebalivo e il santo della vetrata non sia sufficiente a garantire un legame esclusivo. Il fatto che tra i Carmagne si trovasse un Francesco ad ogni generazione è la prova evi– dente di una devozione famigliare complessiva che va ben oltre il singolo individuo: una devozione che, tra l'altro, puà ben indurci a vedere in tutta la famiglia anche una potenziale benefattrice del convento francescano di Aosta. Recentissima è invece la scoperta dei ritratti di questo terzo Francesco e di sua moglie (una Castellamonte) come donatori ai piedi della sant'Anna Metterza della navata settentrionale di Sant'Orso. Opera il cui restaura appare veramente impre– scindibile e che, insieme alla liberazione del parallelo altate di San Sebastiano, egre– giamente seguita da Gianfranco Zidda, rappresenta uno dei più notevoli arricchi– menti del patrimonio artistico della collegiata in questi ultimi cinquant'anni. I.:altra traccia che mi sembra interessante seguire è quella delle commesse della famiglia Pensa. 24.4 TRE ICONE DI SANTI, UN PAIO DI ALTARI E UNA VETRATA: LE COMMITTENZE DI BARTOLOMEO PENSA E DELLA SUA FAMIGLIA TRA XV E XVI SECOLO A mia conoscenza non esistono ricerche genealogiche approfondite sulla fami– glia Pensa. Tutto lascia supporre che i Pensa presenti ad Aosta fossero un ramo col– laterale dei Pensa di Mondovl, anche se la cosa non è certa. Il primo membro della famiglia ad apparire in Valle sembra essere stato Lorenzo, mercante, che avrebbe aperto la sua attività in città nella seconda metà del XV secolo. Lorenzo era sposa– to con una donna di nome Maria. Non sappiamo se era lei la madre dei suoi figli più noti, Stefano e Bartolomeo. Il primo, verosimilmente il maggiore, figura come borghese e abitante di Aosta e deve aver continuato l' attività paterna. Il secondo è canonico della cattedrale almeno dal1489. Succede al canonico Hugues Ferrein nella carica di magister fobricae e nel secondo decennio del Cinquecento assurgerà ai più alti livelli amministrativi della diocesi nella carica di ufficiale diocesano. Muore il 10 novembre 1519. Il fratello Stefano doveva essergli premorto come testimonia il fatto che gli obitus citano esplicitamente il ruolo di Bartolomeo nella celebrazione delle messe in suffragio di Stefano. Non siamo in grado di collocare un altro membro della famiglia: il canonico Antonio Pensa. La data di morte permette pero di vederlo o come un coetaneo di Stefano e Bartolomeo (quindi loro fratello minore?), o come un loro parente più giovane, appartenente al massimo alla generazione successiva (figlio di Stefano?). Alla
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