Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
20 Gabriele Sartorio ed occidentale del sito, quello rivolto verso Vûleneuve e la chiesa di Santa Maria, pro– ceda per haize più o mena scoscese, ottime basi per la realizzazione di un carnmino, cerro non agevole ma sicuramente percorribile, diretto alla chiesa cimiteriale ed alla Villa Novtt' 1 • Oltre a questi indizi, altre notizie sono ricavabili dalla documentazione archivi– stica. La consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di Villeneuve dedicata a Santa Maria Assunta, avvenuta nel 1792, fu infatti giustificata dalla difficoltà, per gli abi– tanti del borgo, di raggiungere la vecchia chiesa, che non era collegata direttamente al capoluogo. Per arrivarvi infatti vi erano solamente due strade: la prima attaverso il passaggio sul ponte ligneo precedentemente citato, spesso impraticabile a causa delle piene che la danneggiavano; la seconda mediante una risalita verso il castello e poi una discesa verso valle. Tale situazione è confermata da altre testimonianze più tarde nelle quali gli abitanti del borgo di Villeneuve lamentano difficoltà nel raggiungere la propria chiesa parrocchiale, costretti a superare incredibili ostacoli e salti vertiginosi su passerelle da sottoporre a continua e costante manutenzione, soluzioni ingegneri– stiche che del resto si adatterebbero bene alla formula usata dai nostro documenta: pontefacto in strattt' 2 • Un ultimo fattore da considerare per avere un quadro il più possibile completa della situazione è la possibile esistenza di un ponte sulla Dora anche all'altezza del castello di Sarriod de la Tour a Saint-Pierré 3 , ponte che avrebbe permesso il collega– mento con la riva dell' envers, dave una strada secondaria doveva condurre verso Saint Léger di Aymavilles ad est e verso la stessa chiesa di Santa Maria ad ovest. Di fronte a questo dedalo viabilistico, sicuramente incompleto e certamente non ancora chiara nella sua evoluzione, parrebbe ipotizzabile che il perno del siste– ma stradale che ha per riferimento il castrum antico non sia in realtà la Villa Nova, quanta piuttosto l'area perifluviale dell'odierna chiesa di Santa Maria/Saint Roch. Fino alla realizzazione del collegamento diretto, in roccia, tra la chiesa ed il borgo, la terrazza rocciosa a picco sull'ansa della Dora che ospita l' edificio religioso doveva es- 41 I:ipotesi di una suada diretta alla base dello sperone roccioso lungo i canaloni a nord del castello è suffragata dall'esistenza di una piccola torre di impianto quadrato, poco più in basso della cappella castrale. Dal punto di vista architettonico ed archeologico quest'ultima (che peraltro necessita di urgenti interventi di restauro pena la sua completa scomparsa) dimostra un impianto arcaico nella tessitura del paramento murario, nella forma delle tte aperture riconoscibili (luce ridotta ed archi a tutto sesto) e per via della stessa pianta. Si ttatterebbe dunque di una struttura antica, al momento non databile con pre– cisione, ma già esistente al momento dei grandi lavori del settimo decennio del Duecento. Per risolvere il quesito sulla percorribilità del sentiero sarà necessaria un'ispezione diretta della zona. 42 «l:ancienne église paroissiale de Villeneuve était située sur une éminence à un kilomètre du Bourg. Les fidèles pour s'y rendre devaient passer et repasser la Doire sur deux ponts différents ou suivre un chemin étroit et rocailleux.>> (Duc). A HEA, tome IX, Saint-Maurice 1914, p. 82). 43 La torre quadrata che origina il complesso pouebbe aver avuto inizialmente funzione di conuol– lo e pedaggio, sul modello della Tour Colin nei pressi del ponte di Santa Maria di Villeneuve.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=