Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di castelli 23 resto attestato anche a Bard nel periodo tra il1276 ed il 1279, dove è ricordato in due diversi conti: nel primo di essi (Conto di Hugues de Mâcot 1276/78) si parla genericamente di expensas, nel secondo caso (Conto di Hugues de Mâcot 1278/79) viene citato in qualità di Uditore. All'interno del computo in esame, invece, Guido è pagato 7 lire per il rifacimento del muro di cortina del castello, del quale si dice che era dirupto, e perla creazione di un nuovo accesso (pro inpatamento) nel muro di cinta sul retro della torre principale. Lo scavo ha permesso di riconoscere proprio nella cortina muraria della corte alta almeno due fasi distinte, una sicuramente pre– cedente alla costruzione del torrione, l'altra invece verosimilmente contemporanea o successiva alla riorganizzazione del castello, e dunque ipoteticamente identificabile con l'opera di Guido. Inoltre l'accesso alla camicia rinvenuto a nord-ovest del donjon, seppure modificato ed obliterato da interventi successivi, per la sua posizione sul retro della torre potrebbe essere identificato con il patamen della cui realizzazione lo stesso lathomus era stato incaricato 49 • Benchè la notizia della presenza sul cantiere di un artigiano del calibro di Guido sia di per sé una notizia di estrema importanza, specie se collegata, in Valle d'Aosta ed in quegli stessi anni, a quella di altri illustri costruttori di castelli, uno fra tutti Master james ofSaint Georger 0 , il dato più interessante è connesso ad un ulteriore pagamento di ben 287 lire e 6 soldi, la cui causa non è specificata, destinato allo stesso artigiano sabaudo, forse da intendersi in unione con i già citati Berteto di Bard ed Arnolino 51 • Se si tiene conto che la spesa maggiore del conto, 128 lire, era desti– nata alla realizzazione pressoché integrale della torre del donjon, si capisce quanto sia elevata la somma disposta in tutta fretta dalle casse del balivo 52 • È lecito ipotizzare che il pagamento non tenga conto solo di lavori per la realizzazione di opere fisiche, ma che in quella spesa sia da ricercare una vera e propria progettazione d'insieme del rinnovamento castrale, una sotta di controllo superiore sui singoli lavori che ben si adana ad un personaggio come Guido, itinerante sul territorio, riconosciuto come magister (l'unico in tutto il documenta}, strettamente connesso a personalità di spic– co quali Jacobus de Sancto Georgio, insomma un vero artigiano-funzionario comitale in grado di possedere e diffondere uno know-how superiore, riconoscibile nelle linee 4 ' ln realtà non è possibile avere la certezza che il conto si riferisca proprio a questa aperrura, dai momento che una seconda porta di accesso alla corte superiore, anch'essa modificata a più riprese dopo la sua realizzazione, è oggi osservabile nd tratto orientale ddla camicia (cfr. nota 40 e testo collegato). Tuttavia questa seconda apertura non si troverebbe sul retro ddla torre. 50 TAYLOR A}. 1950, op. cit. 51 n pagamento, il documenta non è chiarissimo in questo punto, potrebbe doversi intendere descinato non al solo Guido, ma anche a Berteto ed Arnolino, citati poche righe al di sopra. Qualunque sia la lettura da privilegiare, rimane l'eccezionalità della somma, difficilmente spiegabile senza ricorrere al ruolo di spicco del maestro artigiano savoiardo. 52 Si tratta del48% circa della spesa totale.
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