Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
32 Bruno Orlandoni sulla riva dellago, gli uomini che portavano pertiche e canne per i ponteggi. Tra gli altri appare con regolarità lo sterratore Johannes de Altoregno impegnato a liberare e spianare il terreno dove poi dovranno intervenire lathomi e carpentierF 5 • Le date di questi pagamenti sono comprese tra i primi mesi del1371 e l'anno successivo. Nel 1373 sono documentati ancora trasporti di grosse travi peri camini e di capitelli per i pilastri dalla riva dellago al castello, poi trasporti di piccole pietre per le pareti 76 • Ad un lathomus & cui non si precisa il nome si paga l'intonacatura della "magnam cameram paramenti". Questa camera doveva essere in costruzione solo in quest'ultirna fase dei lavori tanta che si accenna esplicitamente alla sistemazione delle mensole del suo soffitto 77 • 18.2 LE CAMPAGNE COSTRUITIVE DI JEAN DE LI~GE: 1384-1388 Dopo queste registrazioni della prima metà degli anni Settanta è verosimile che la costruzione del castello fosse ben lungi dal potersi dire terrninata. Tuttavia negli anni successivi non troviamo tracee immediate di lavori. Porret si era trasferito sul cantiere del castello del Bourget e Jacques de Moudon, ormai divenuto "magister ingeniator domini", preparava le macchine di cantiere per i numerosi lathomi impegnati nella costruzione della nuova cinta muraria del castello di Chambéry. Poi era la volta della disastrosa spedizione militare napoletana a sostegno degli interessi di Luigi d'Angio– Valois, in cui Amedeo VI trovava la morte. Bisogna arrivare alla metà del penultimo deeennio del secolo per trovare tracee di una ripresa dei lavori a Ripaille. Comrnittente a questo punto, ben più che il figlio e successore di Amedeo VI, il giovane Amedeo VII, è sua madre, Bona di Borbone, che con straordinaria ener– gia tiene le redini dell'amministrazione. Bona provvede a trovare un nuovo magister operum nella persona del carpentiere Jean de Liège, investito della carica di "magister castrorum Sabaudie cornitatus". Jean de Liège opererà al castello come vero e proprio responsabile generale soprattutto sotto il profila amministrativo: sarà lui, di fatto, a redigere praticamente tutti i contratti con i singoli operatori chiamati ad intervenire nelle diverse fasi di sviluppo del cantiere e a tenere due registri di conti, il primo per il periodo dal1384 al1388, il seconda peril biennio successivo dal1388 al1390. Il personaggio è noto anche attraverso altre citazioni documentarie, in particolare per il fatto di aver intagliato nel 1387 gli stalli della chiesa di San Francesco a Losanna. Credo si debba dare per scontato che questo capomastro sabaudo non avesse nulla a che fare con l' omonimo carpentiere e scultore documentato in Borgogna, a Cham– pmol. Il confronta tra gli stalli di Losanna e il dossale superstite di uno dei banchi della Certosa, oggi al Musée des Beaux arts di Dijon, mostra infatti due culture 75 BRUCHET M. 1907, p. 300-301. 76 BRUCHET M. 1907, p. 301. 77 BRUCHET M. 1907, p. 302.
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