Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

34 Bruno Orlandoni 1 capitoli di spesa successivi contenuti nel conto sembrano tutti relativi a questa torre. La cosa non è sempre precisata ma è evidente che al nuovo progetto dovevano essere destinate le ingenti quantità di pietra da taglio che venivano acquistate e tra– sportate, via lago, fin sotto Ripaille. Da Johannes Abberti de Malagnier si acquistava– no 5000 pezzi di molassa a 15 fiorini a migliaio. Al "magistro ... perreario" Petro de Friburgo "habitatori Coppeto" si acquistavano mille blocchi. A Jean de Montagnyoz de Hermencia si pagavano i trasporti in barca dopo che illathomus Jaqueto Vouchesii aveva lavorato "a ridurre le suddette pietre ... onde alleggerirle per il trasporto via nave e via carro". Si precisa anche che a questa impresa Jaqueto aveva lavorato "66 giornate complete dal 1 giorno di maggio ... fino al giorno 22 del mese di luglio ... esclusi i giorni festivi" 83 • Col che veniamo a sapere che su 83 giornate consecutive 17 erano state festive, con una media di un giorno festivo ogni quattro giorni lavorativi. Sono numeri che proiettati sulla durata di un anno ci permettono di arrivare ad un totale di circa 75 giornate festive nell'arco dell'intero anno solare: numeri che coin– cidono effettivamente con quelli proposti dagli studiosi di questo particolare tipo di problematica che affermano che, di solito, sommando alle domeniche le varie feste religiose e patronali, nell'anno medioevale si poteva arrivare anche ad un massimo di circa 80 giornate festive 84 • Naturalmente nel corso dei trasporti per nave poteva capitare che dei blocchi cadessero nel lago e cos! al fabbro di Thonon Michaud Rivet si compravano delle "tenaglie", "seu forcipum" per ripescarli 85 • Poi si cercavano tre tagliapietre. Un messaggero era appositamente mandata a Piney a contattare Pietro di Tors e poi "in terra Gaii ad Stephanum Fornerii de Bossier et Anthonium Loterii, lathomos" e li si convocava a Ripaille "ad videndum et recipiendum ad tachium pro quanto vellent operari de tallia lapides supradictos pro edificio dicti turris". 1 tagliapietre arrivavano il giorno di Pentecoste del 1386 e firmavano un primo contratto: Pietro de Tors per lavorare 2000 blocchi e Antonio Loterii e Stefano Fornerii per lavorare un migliaio di blocchi a testa 86 • sporgenti. Lo si trova anche nella variante foreysia nei conti relativi alla torre dei Balivi: v. Supra II vol. 8.7, nota 76. Ne! primo volume ricordando questo progetto ipotizzavo un'analogia con il donjon di Vincennes e più indirettamente con Aymavilles. ln realtà una lettura più attenta del resto sembra suggerire piuttosto un corpo prismatico con quattro torrette pensili, non fondate a terra, connesse da camminamenti a caditoia. 83 BROCHET M. 1907, pp. 343: "in minuendo dictos lapides ... ut essent leviores ad oneran– dum in navi et cherreandum" e "66 diebus integris a die I mensis maii ... usque ad diem 22 mensis julii ... deductis et resecatis diebus festivis". 84 Questi numeri hanno valori europei e quindi possono estendersi anche alla situazione valdostana. 85 BRUCHET M. 1907, p. 344. 86 BROCHET M. 1907, p. 344.

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